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La Citta’ Urmia

Urmia o Urmiyá (Azerbayjani) durante quasi tutto il periodo della dinastia prima (1925–1979) era chiamata Rezaiyeh  è il capoluogo dell’Azerbaigian Occidentale, nell’Iran nord-occidentale.

Si trova a un’altitudine di 1.330 m s.l.m., a ovest del lago di Urmia. Urmia è la decima città più popolata dell’Iran che  Al censimento del 2012, la sua popolazione era di 667.499, con 197.749 famiglie, ed aveva, nel 2016, 736.224 abitanti.

Urmia è una delle antiche città storiche dell’Iran con origini assire. Urmia è una parola assira che significa “Villaggio dell’Acqua” oppure “Culla d’Acqua”. Gli scavi delle antiche rovine nei pressi di Urmia portarono alla scoperta di utensili che risalgono al XX secolo a.C. Secondo Vladimir Minorskij, esistevano villaggi nella pianura di Urmia già 2000 anni prima dell’era cristiana, e la loro civiltà era nella zona d’influenza della nazione di Van.

In tempi antichi, la riva occidentale del lago d’Urmia veniva chiamata Gilzan, e nel nono secolo a.C. un governo indipendente vi si insediò, per congiungersi successivamente con l’impero Urartu o Mana; nell’VIII secolo a.C., l’area era vassalla del governo Asuzh finché non si unì all’impero dei Medi dopo la sua formazione.

Inoltre, secondo documenti storici, la parte occidentale del Lago di Urmia è stata un centro focale per le nazioni preistoriche del continente, fatto evidenziato dalle numerose città in rovina sui colli, come Gouy Tapeh, 6 kilometri a sudest del lago, con un’antichità che compete con i più antichi monti della Mesopotamia, dell’Anatolia, e dell’altopiano iranico.

Alcuni storici sostengono che Urmia sia il luogo di nascita di Zoroastro, il fondatore del Zoroastrismo. La Columbia Encyclopedia menziona che Urmia era un villaggio importante nella regione durante il IX secolo.

L’affermazione che l’area sia il luogo di nascita di Zoroastro è un fatto molto contestato, perché la maggior parte degli esperti concordano sulla nascita di Zoroastro nella parte orientale del mondo iranico), oppure che ospiti le tombe di uno o due dei sacerdoti zoroastriani (i “Re Magi”) che si presume si siano recati in pellegrinaggio a Betlemme per recare omaggio a Gesù Cristo indica comunque che la città era uno dei maggiori centri religiosi e culturali nei tempi antichi.

Gli Ottomani realizzarono diverse incursioni nella città, ma i Safavidi presto riguadagnarono il controllo sull’area. Il primo monarca della dinastia Qajar iraniana, Agha Muhammad Khan, è stato incoronato in Urmia nel 1795.

La città è il centro commerciale di una fertile regione agricola dove si coltivano frutta (soprattutto mele e uva ) e tabacco . Anche se la maggior parte degli abitanti di Urmia sono musulmani, la storia cristiana di Urmia è ben conservata ed è particolarmente evidente nelle numerose chiese e cattedrali della città. Urmia.

Trasporti

La maggior parte degli abitanti di Urmia viaggia in auto attraverso il sistema di strade e autostrade . Urmia è anche servita da taxi e autobus pubblici . Esistono anche alcuni gruppi privati ​​che forniscono servizi chiamati “Phone-taxi”. Sono previste due linee di tram per Urmia. Urmia è collegata all’Europa attraverso le strade turche e il valico di frontiera di Sero. L’aeroporto di Urmia , inaugurato nel 1964, è stato il primo aeroporto internazionale nella contea dell’Azerbaigian occidentale , in Iran . A partire da aprile 2015 solo ha regolarmente programmato i voli domestici a Teheran s’ Mehrabad International Airport , anche se ci sono piani per stabilire un volo diretto tra Urmia e Erbil , a causa del gran numero di passeggeri che viaggiano tra le due città. La città è recentemente collegata alle ferrovie nazionali iraniane.

Clima

Il clima di Urmia è un clima mediterraneo caldo-estivo che confina con un clima continentale con inverni freddi, primavere miti, estati calde e secche e autunni caldi. Le precipitazioni sono fortemente concentrate nel tardo autunno, in inverno (principalmente sotto forma di neve) e soprattutto in primavera, mentre le precipitazioni sono scarse in estate. Le temperature in Urmia sono molto più fredde della maggior parte del resto dell’Iran a causa dell’elevazione. Sebbene secco per essere un clima continentale tradizionale , ha inverni abbastanza freddi da qualificarsi come continentale generale.

Cultura

Gli azeri tengono feste e cerimonie come Nowruz e Eid al-Adha come altri gruppi etnici iraniani con piccole differenze. La musica Ashik è una delle caratteristiche delle persone di lingua turca del mondo. Ha diverse versioni in Iran. Nel frattempo, come molti esperti di quest’arte testimoniano l’Urmia Ashik, è la versione più originale e più antica del mondo, che ha conservato la sua origine fino ai giorni nostri. La musica Ashik ha i suoi stili unici. Come pezzo della cultura dell’Azerbaigian, la musica di Urmia Ashik è stata registrata nel patrimonio nazionale dell’Iran. Urmia – https://it.qaz.wiki/wiki/Urmia

it.qaz.wiki/wiki/Urmia

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Mohsen Khalili, La leggenda dell'industria Iraniana

Mohsen Khalili, La leggenda dell’industria Iraniana

Mohsen Khalili Iraqi “La leggenda dell’industria iraniana” e un uomo rispettato e onorato da tutti per 60 anni di imprenditorialità e gestione.  Lui e’ stato sempre uno dei membri più attivi dei membri del Consiglio dei Rappresentanti della camera di commercio di Teheran e il fondatore della Butan Societa’, la leggenda dell’industria iraniana.

Mohsen Khalili ha continuato la sua istruzione primaria presso la Shahpour Tajrish School e la sua istruzione secondaria presso Iranshahr e Alborz High Schools. Entrò nell’Università di Teheran nel 1328 e studiò elettromeccanica alla Facoltà d’ingegneria.

L’istruzione di Khalili ha coinciso con gravi sviluppi nel paese. Come molti suoi contemporanei, non ha evitato la politica e ha combattuto per le sue aspirazioni idealistiche, diventando così membro dell’Associazione Islamica dell’Università di Teheran.

Dopo la laurea, ha accompagnato Suo padre, Mahmoud Khalili, uno dei più famosi industriali e fondatore della nuova elettricità del Paese per un viaggio di studio in Europa e negli Stati Uniti.

L’anno successivo, dopo essere tornato in Iran, registrò la Butan Co. con suo padre e suo fratello e nel 1333 produssero la prima generazione di prodotti a gas.

Mohsen Khalili, La leggenda dell'industria Iraniana

Fondazione di Butan

Nel 1943, suo padre, Mahmoud Khalili, gli chiese se era disposto a lavorare con lui sull’uso del gas naturale liquefatto dalla raffinazione del petrolio, Mohsen Khalili ha accettato e il lavoro è iniziato, All’istituzione di una fabbrica di cemento nel Khuzestan, suo padre aveva visto che i gas della raffineria stavano bruciando ed è per questo che ha fatto questa proposta.

Durante i suoi studi, Mohsen Khalili ha visitato la raffineria di Abadan come studioso e ne è venuto a conoscenza. Il Butan è stato fondato con la partecipazione di un partner nel 7 Agosto 1943 e il padre e il figlio si sono recati in Europa e negli Stati Uniti per ricercare e ordinare le attrezzature di base necessarie per utilizzare il gas di petrolio liquefatto per uso domestico e industriale e ulteriori studi. Hanno iniziato a distribuire e consumare gas di petrolio liquefatto.

Mohsen Khalili ha dedicato la maggior parte delle sue attività allo sviluppo e al rafforzamento delle istituzioni sindacali e industriali. Prima della rivoluzione, nel giugno 1968, ha formato il Sindacato delle società di distribuzione del gas in collaborazione con altre tre società, che ora funziona come l’Associazione dei datori di lavoro della distribuzione di gas liquefatto dell’Iran.

Khalili afferma di aver cercato di diffondere la cultura industriale e che lo strumento appropriato per questo era imparare dagli artigiani del paese. Ho creduto che si possa utilizzare la saggezza collettiva per risolvere i problemi economici e industriali del paese.

Lui dice che siccome il percorso verso l’industrializzazione non è stato facile, durante le mie attività industriali ho scelto l’organizzazione e l’uso della saggezza collettiva e dell’interazione con il governo, e ho capito che la saggezza collettiva poteva rafforzare la comprensione, l’empatia e la cooperazione del settore privato con il governo.

Mohsen Khalili, La leggenda dell'industria Iraniana

Poco dopo, nel 1973, è diventato membro di Elettrodomestici ed è diventato membro del suo consiglio di amministrazione, che ora opera come Elettrodomestici Associazione d’ Iran.

 

Dopo la rivoluzione del 1978 in Iran, mentre la questione della confisca delle grandi società industriali era alta, Mohsen Khalili e un gruppo di 15 industriali fondarono l’Associazione dei direttori industriali nel marzo 1980 per ridurre i danni della nazionalizzazione preservando i beni nazionali del settore privato e per dare speranza alle unità di produzione industriale per cercare di mantenere e sopravvivere.

L’Associazione Industriali dei funzionari è una delle prime organizzazioni industriali dopo la rivoluzione che è stata in grado di studiare la situazione dell’industria del paese con la collaborazione di esperti economici e industriali e di agire come braccio consultivo del governo e ora continua la sua attività con più di 2500 membri, questa organizzazione industriale è stata in grado di preparare più di 80.000 pagine di lavoro di esperti e di fornirle al governo e ad altre istituzioni bisognose.

Dopo la  rivoluzione, Ing. Khalili è stato un membro attivo della Camera di commercio d’Iran negli anni successivi, ma anche ha continuato a perseguire un’organizzazione che riuniva gli organizzazioni e associazioni industriali sotto un unico ombrello.

Mohsen Khalili, La leggenda dell'industria Iraniana

I suoi sforzi hanno portato la Confederazione iraniana dell’industria ad iniziare ufficialmente le sue attività nel settembre 2001 con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare il settore privato e rafforzare l’organizzazionismo e la partecipazione al processo decisionale a livello macro.

L’organizzazione, che ha iniziato la sua attivita’ con più di 70 organizzazioni industriali e di produzione, adesso  ha più di 100 membri.

Oltre a cercare di rafforzare e sviluppare le organizzazioni industriali, Mohsen Khalili ha anche partecipato ad attività sociali, lui e’ uno dei fondatori e il membro del consiglio di fondazione dell’ente di beneficenza per la protezione dei bambini malati di cancro, abbreviato in Mahak, che e’ stato attivo dal 1991.

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La Citta’ Gorgan

La Citta’ Gorgan

Una delegazione composta da produttori, uomini d’affari e attivisti economici è stata inviata a Milano per tenere un incontro d’affari con le sue controparti italiane dalla Camera Iran-Italia, guidata da Cavaliere Ahmad Pourfallah, il presidente della camera di commercio Irano Italiana, dal 26th  al 29th  Nov. 2019.

La camera di commercio Irano Italiana, ha inviato una grande delegazione economica composta dai direttori di aziende legate ai settori tessile, cuoio, pasta, cibo, prodotti petrolchimici, miniere, caffè, produttori di bicchieri, edifici ed elettricità, sotto la supervisione di Cavaliere Ahmad Pourfallah con la presenza di alcuni capi di camere provinciali e alcuni dirigenti di aziende di spicco e rispettabili, per incontrarsi con i suoi omologhi dal 26 al 29 novembre 2019.

Giovedì 28th Nov., un seminario congiunto  e’ tenuto con la presenza dell’Ambasciatore e del Console Generale dell’Iran in Italia, del Presidente e del Segretario Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, del Segretario Generale della Camera di commercio Italo-Iraniana a Roma, importanti attivisti economici iraniani e italiani, avvocati e consulenti finanziari.

L’incontro è stato iniziato con un discorso della sig.ra Shahabi, la Segretaria Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, e una spiegazione dello scopo della presenza della delegazione in Italia e dell’introduzione dei relatori.

Nel seguente, Cavaliere Ahmad Pourfallah, ha espresso il suo soddisfazione per la presenza di uomini d’affari italiani e ringraziando i fornitori di questa opportunità, ha dichiarato:

La Camera di commercio Irano-Italiana è la più antica e grande camera comune con un omologo in paese europeo che  attualmente possiede oltre 5.000 dei membri registrati e durante questi anni di lavoro,  con l’aiuto della Camera di commercio italo-iraniana a Roma, nel corso degli anni,   siamo riusciti ad aumentare il livello degli interscambi tra i due paesi e risolvere i problem economici degli attivisti

 

Cavaliere Ahmad Pourfallah ha affermato che gli alti record ottenuti, specialmente negli anni delle sanzioni, mostrano l’interesse degli attivisti economici nel mantenere e espandere l’interscambio economico tra l’Iran e l’Italia e ha aggiunto: Non c’è dubbio che le sanzioni hanno influenzato il corso dell’attività economica e ha ridotto il record degli anni non così lontani in cui l’Italia è stata il nostro primo partner commerciale in Europa.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

Tuttavia, siamo fiduciosi che queste restrizioni saranno revocate in futuro e che il volume delle attività industriali dei due paesi e i precedenti record saranno rinnovati.

Cavaliere Ahmad Pourfallah ha dichiarato “Noi siamo qui per mantenere in vita i nostri compromessi fino a quando la situazione non tornerà alla normalità.

Crediamo fortemente che la Camera di commercio Iran-Italia, con il sostegno e la cooperazione della Camera di commercio italo-iraniana e della Camera di commercio d’Iran farà il suo meglio per ridurre al minimo i problemi degli attivisti economici tra I due paesi per poter attraversare questi momenti difficili.

Alla fine del suo discorso, Cavaliere Pourfallah ha invitato tutti gli uomini d’affari, attivisti economici ed anche  funzionari della Camera di commercio italo-iraniana a tenere il prossimo incontro di attivisti economici iraniano-italiani a Teheran all’inizio del 2020, ospitato da uomini d’affari iraniani e dal consiglio d’amministrazione della Camera di Commercio Irano-Italiana.

A seguito dell’incontro, Dr. Bayat, l’Ambasciatore d’Iran a Roma, riferendosi al passato storico ed i forti legami tra l’Iran e l’Italia e il sostegno dei funzionari commerciali tra i due paesi, ha sottolineato la necessità di aumentare l’attività del settore privato in questi paesi e la piena disponibilità dell’ambasciata iraniana a Roma a fornire assistenza e supporto completi agli uomini d’affari iraniani e italiani.

Bayat ha dichiarato: dopo la firma dell’accordo JCPOA, che è stato molto ben accolto dalle società italiane, il volume dell’interscambio tra l’Iran e l’Italia ha raggiunto una cifra significativa, tanto che negli anni 2017, 2018, l’Italia è stata il primo partner commerciale dell’Iran.

“Dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti da JCPOA e l’imposizione di pressioni, sfortunatamente, il volume degli scambi tra l’Iran e l’Italia è diminuito in una certa misura”.

 

Tuttavia, il commercio non si è fermato completamente e stiamo ancora assistendo al continuo interesse di una parte della comunità imprenditoriale italiana a cooperare con le loro controparti iraniane a causa dei vantaggi del mercato iraniano.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

Alla fine ambasciatore d’Iran in Italia, ha sottolineando la necessità di diversificare il commercio dei beni e servizi che possono essere scambiati tra i due paesi, e ha dichiarato: “L’Unione Europea ha cercato di creare modi di scambio commerciale attraverso Instex, e speriamo  che sarà implementato presto nonstante il risultato finale non sia stato ancora raggiunto.

Inoltre, i paesi dovrebbero cercare autonomamente di creare altre soluzioni che anche l’ambasciata iraniana a Roma ha preso provvedimenti simili.

Dr. Bayat ha inoltre sottolineato l’importanza del ruolo degli uomini d’affari nel settore privato in Iran e in Italia nell’adottare strategie innovative e affidabili al fine di rimuovere gli ostacoli e migliorare il livello delle relazioni commerciali tra i due paesi nella situazione attuale.

Inoltre, il Dr. Solat, Console Generale dell’Iran a Milano, che ha partecipato al seminario, ha descritto l’incontro come un’opportunità per gli uomini d’affari dei due paesi. ha espresso la speranza che i colloqui commerciali bilaterali tra le società avranno successo e creino accordi e vantaggi reciproci per loro.

Successivamente, Dr, Dagata, il Segretario Generale della Camera Italo-Iraniana a Roma, ha anche sottolineato che le relazioni bilaterali tra Iran e Italia e’ basata su una realta’ che riguarderebbe una civilta’ millenarian che connette i nostril paesi, lui ha detto che e’ necessario che questi due paesi mantengano e sviluppino relazioni commerciali tra loro e siano in grado di mantenere le loro relazioni nonostante le severe sanzioni imposte e devono continuare le loro attività economiche in modo che possiamo vedere più prosperità di queste relazioni dopo la revoca delle sanzioni.

 

Dopo i discorsi, l’introduzione delle compagnie Iraniane e  quelle italiane era all’ordine da parte della Segretaria Generale della Camera di Commercio Irano-Italiana.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

A ciò sono seguiti i negoziati da B a B coordinati dalla Camera di commercio Irano –Italiana e Camera di commercio Italo-Iraniana e 25 società iraniane hanno negoziato con più di 40 società delle loro controparti italiane.

Il seminario, iniziato alle 09:00 del mattino, si è concluso alle 14:00 con la fine degli incontri da B a B tra la parte iraniana e quella italiana. In questo seminario, anche i funzionari delle due camere comuni hanno discusso e scambiato opinioni su questioni tra i due paesi.