Vi avevamo già parlato della tradizione iraniana della notte di Yalda, che avviene in occasione del solstizio d’inverno. Ma non vi avevamo ancora detto che in Iran c’è un’altra festa molto importante, soprattutto per quanto riguarda la preparazione di alcuni piatti. Stiamo parlando di Nowruz (o Norouz) dal persiano “giorno nuovo”, il capodanno iraniano, che coincide con l’equinozio di primavera, quindi di solito tra il 20 e il 22 marzo.
L’HAFT SÎN, LE 7 ‘S’ DEL CAPODANNO IRANIANO
Come spesso accade per le feste più importanti, ci si inizia a preparare quasi sempre con grande anticipo. Per il giorno di Nowruz, infatti, si inizia già un mese prima con la fase Khane Tekani, che consiste nella pulizia domestica, non troppo diversa da quelle che noi conosciamo come “pulizie di primavera”; in ogni caso è fondamentale mantenere questo stato di casa pulita fino al giorno stesso. Ma il cuore di Nowruz è l’Haft Sîn, che in iraniano significa sette ‘S’: circa 10-13 giorni prima (dipende da famiglia a famiglia), la tavola viene imbandita con sette elementi i cui nomi iniziano tutti con la esse, da cui appunto il nome. Il numero non è a caso: anche se in generale è ritenuto un numero sacro fin dall’antichità in moltissime culture. Ognuno di questi sette elementi simboleggia qualcosa, che sia di buon auspicio per il nuovo anno:
1.Sekkeh, moneta: prosperità e ricchezza
2.Somagh, sommacco: benessere
3.Sonbol, giacinto: serenità, colore e primavera
4.Sib o Seeb, mela: felicità, salute e bellezza
5.Samanoo o Samanu, grano: fertilità, calore, famiglia e amicizia
6.Sir o Seer, aglio: salute
7. Sabze , erbe: vita
questi simboli possono cambiare da una casa all’altra, così come spesso se ne affiancano e aggiungono altri, sempre rigorosamente con la ‘S’, quali shirini, che sarebbero dei dolci; o senjed, cioè frutta secca; o ancora, serke, l’aceto. Inoltre, a caratterizzare fortemente questa festa ci sono anche delle uova (vere) colorate in modo diverso a seconda della zona, e un vaso con dei pesci rossi, che resta, come nel caso della Yalda, il colore dominante; per questo spesso sono presenti anche melograno e cocomero, seppur fuori stagione. A non mancare mai sono anche dei piccoli dolcetti a forma di cuore (chiamati sohan, ovviamente sempre con la s), che sarebbero dei biscottini profumati con frutta secca e pistacchi. Il tutto accompagnato da tè, la bevanda per eccellenza del capodanno persiano.
Pensate che ll’Haft Sîn è talmente importante che in occasione di Nowruz si allestisce ovunque, in case, locali e ristoranti tanto in Iran, quanto in qualsiasi altro paese dove si trovino iraniani. Ma prima di passare ad approfondire il piatto per eccellenza di questa festa, cioè il Sabzi Polo e pesce,, che sarebbe riso con erbe e verdure Verdi.
IL SABZI POLO, IL PIATTO PER ECCELLENZA DEL CAPODANNO IRANIANO
Il sabzi polo è il piatto per eccellenza del capodanno iraniano, difficile che non ci sia, anche perché come abbiamo visto, fa parte degli elementi con le sette ‘S’. Di base di tratta di un riso (polo) con verdure ed erbe aromatiche fresche e verdi (sabzi), servito quasi sempre in abbinamento a un pesce bianco molto diffuso nel Mar Caspio, che viene preparato ripieno.
https://www.ilgiornaledelcibo.it/capodanno-iraniano/