Investire nel settore sanitario dopo il COVID-19

Investire nel settore sanitario dopo il COVID-19

“In sintesi”

La pandemia del COVID-19 contribuisce ad attirare l’attenzione sull’innovazione nel settore delle biotecnologie e potrebbe perfezionare la nostra comprensione di nuove piattaforme di farmaci, con potenziali applicazioni in altri tipi di malattie.

La necessità globale di trovare una cura contro il COVID-19 potrebbe far aumentare la fiducia nei confronti del comparto biofarmaceutico e indurre le autorità politiche ad adottare un approccio più moderato alle future riforme sanitarie.

La domanda di telemedicina è nettamente aumentata, una tendenza che crediamo possa persistere dopo la pandemia. Analogamente, il settore delle biotecnologie in Cina potrebbe emergere dalla crisi più forte di prima, in quanto è al lavoro per sviluppare terapie contro il COVID-19.

l settore della salute ha assunto un ruolo di primo piano durante la pandemia del COVID-19 e molti investitori hanno premiato le aziende che lavorano per sviluppare terapie contro il nuovo coronavirus o forniscono assistenza da remoto. Infatti a marzo, mentre le azioni globali crollavano, pur non essendo rimasto immune dalle perdite, questo comparto ha sovraperformato la maggior parte delle altre aree del mercato. Riteniamo che questa dinamica possa continuare, soprattutto poiché la pandemia contribuisce ad accelerare i trend di crescita del settore e nel lungo periodo potrebbe accrescere la fiducia nei suoi confronti.

Investire nel settore sanitario dopo il COVID-19

L’innovazione biotecnologica si distingue

Con milioni di persone affette da COVID-19 in tutto il mondo, è assolutamente necessario trovare una cura o un vaccino. In passato per scoprire e sviluppare farmaci potevano essere necessari anni, ma con l’attuale pandemia le sperimentazioni cliniche di alcuni possibili vaccini sono state avviate in pochi mesi. Questi tempi accelerati sono stati resi possibili dai progressi compiuti nell’ultimo decennio sul fronte del sequenziamento del DNA, dello structure-based drug design e degli strumenti di ricerca molecolare.

Per di più, la notevole enfasi sulla ricerca di una cura contro il COVID-19 contribuisce a perfezionare alcuni aspetti scientifici. La tecnologia basata sull’acido ribonucleico messaggero (mRNA), che induce l’organismo a produrre determinate proteine per combattere una malattia, è stata oggetto di studio per diversi anni, con potenziali applicazioni nell’oncologia e contro le malattie genetiche e infettive. Non è ancora stata approvata nessuna terapia a base di mRNA per uso commerciale, ma sono in corso le sperimentazioni cliniche di almeno due vaccini mRNA contro il COVID-19. Sono ancora necessari ampi studi per dimostrare la sicurezza e l’efficacia di questi farmaci contro il nuovo coronavirus, ma a più lungo termine la crisi potrebbe contribuire ad accelerare la comprensione scientifica e l’applicazione di questa tecnologia.

LA SOVRAPERFORMANCE DELLE AZIONI DEL SETTORE DELLA SALUTE

Investire nel settore sanitario dopo il COVID-19

Una maggiore fiducia nel settore biofarmaceutico

I notevoli sforzi per combattere il COVID-19 potrebbero inoltre migliorare la percezione pubblica del settore biofarmaceutico, che negli ultimi anni è stato criticato per via dell’aumento dei prezzi dei farmaci e dei costi a carico dei pazienti. Ad aprile, il 40% degli americani intervistati per un sondaggio Harris ha affermato di nutrire un giudizio più favorevole nei confronti del comparto rispetto a prima dell’inizio della pandemia.[1] Ma ciò non significa che le critiche siano svanite. Quando la Food and Drug Administration (FDA) ha concesso a Gilead Sciences lo status di farmaco orfano per il remdesivir, che si è dimostrato efficace nel trattamento dei casi gravi di COVID-19, la notizia ha fatto scalpore (lo status di farmaco orfano avrebbe dato a Gilead sette anni di esclusiva sul mercato). Gilead ha rapidamente chiesto all’FDA la revoca della designazione e successivamente ha donato 1,5 milioni di fiale di remdesivir in tutto il mondo.

 

Riteniamo che i produttori di farmaci faranno in modo di stabilire prezzi accessibili per le cure anti-COVID-19. (Gilead, ad esempio, ha firmato accordi di licenza con cinque produttori di farmaci generici per il remdesivir e ha autorizzato ciascuno di essi a fissare i propri prezzi.) In futuro, le autorità politiche potrebbero mostrare un maggiore apprezzamento per l’attività di ricerca e sviluppo condotta dal settore biotecnologico e cercare un equilibrio tra l’accessibilità e la necessità di salvaguardare l’innovazione. Il risultato netto sarebbe una riforma sanitaria più gestibile e una minore incertezza per il comparto.

 

Anche le collaborazioni sono in aumento. Diverse small cap innovative del settore biotecnologico hanno stretto collaborazioni con grandi società biofarmaceutiche per cercare di sviluppare terapie contro il COVID-19. Queste partnership coniugano la tecnologia all’avanguardia delle small cap e la grande capacità manifatturiera e di distribuzione delle società biofarmaceutiche, nella speranza di risolvere più rapidamente il problema. Ad esempio, l’impresa tedesca BioNTech collabora con la società farmaceutica cinese Fosun Pharma e con la statunitense Pfizer per sviluppare un vaccino mRNA. Per il vaccino, che utilizza la piattaforma mRNA di BioNTech, sono iniziate le sperimentazioni cliniche preliminari. Se i dati saranno positivi, Fosun e Pfizer useranno le loro risorse per ampliare i test clinici e incrementare la produzione in Cina, negli Stati Uniti e in Europa. Se dovessero proseguire anche dopo la crisi, queste partnership potrebbero contribuire in futuro a una più rapida commercializzazione delle nuove terapie.

 

La telemedicina prende piede

Le misure di distanziamento sociale hanno inciso in misura significativa sull’accesso ai servizi sanitari. Di conseguenza, la domanda di operazioni elettive, di operazioni chirurgiche e di alcuni tipi di assistenza di routine è scesa vertiginosamente. L’American Hospital Association stima che da marzo a fine giugno gli ospedali statunitensi perderanno 203 miliardi di dollari per via delle spese connesse al COVID-19 e dei mancati introiti.[2] D’altro canto, l’utilizzo della telemedicina ha registrato un’impennata, favorito in parte dalle riforme che ne facilitano l’accesso per i pazienti. In Germania, la legge sull’assistenza sanitaria digitale approvata a fine 2019 ha stimolato l’utilizzo delle visite telematiche e autorizzato i medici a prescrivere applicazioni sanitarie digitali rimborsate dal sistema sanitario nazionale. Dall’inizio della pandemia, l’utilizzo della telemedicina in Germania ha registrato un’impennata e società come TeleClinic hanno comunicato una crescita su base settimanale del 60%.[3] Negli Stati Uniti, secondo Teladoc, il principale fornitore di servizi di telemedicina, a inizio aprile le visite giornaliere sono aumentate di oltre il 100% rispetto al mese precedente.[4]

Riteniamo che i consumatori continueranno a utilizzare la telemedicina dopo la pandemia, alla luce della comodità di questa tecnologia e dei maggiori rimborsi da parte dei sistemi sanitari. Per quanto riguarda le operazioni elettive, siamo convinti che la domanda sia stata rinviata, non persa. I tempi per il riavvio di queste procedure dipenderanno dall’andamento della pandemia, il che si traduce in una certa volatilità per gli ospedali e i fornitori di apparecchiature mediche. Tuttavia, crediamo che nel lungo periodo i fondamentali di questi settori resteranno intatti.

L’ascesa del settore biotecnologico cinese

Infine, la pandemia ha messo in evidenza la straordinaria crescita del settore biotecnologico globale negli ultimi anni, in particolare in Cina. Durante l’epidemia di SARS nei primi anni duemila, la Cina aveva poche risorse farmaceutiche o diagnostiche a livello nazionale per gestire la situazione autonomamente. Dopo la SARS, il governo cinese ha avviato una riorganizzazione del sistema sanitario volta a migliorare il controllo e la segnalazione delle infezioni, l’accesso a forniture di alta qualità e la prevenzione e il controllo delle epidemie.Con lo scoppio della pandemia del COVID-19, le cose sono andate in modo molto diverso. La Cina non è più un paese che produce solo farmaci generici e ingredienti attivi. Ora dispone dei talenti locali e delle competenze tecnologiche per sviluppare nuove soluzioni diagnostiche e lavorare alla scoperta di farmaci innovativi, infatti al momento molte società hanno avviato le sperimentazioni cliniche di potenziali vaccini.

LA CORSA AL VACCINO ANTI-COVID-19

Investire nel settore sanitario dopo il COVID-19

Fonte: Organizzazione mondiale della sanità, dati all’11 maggio 2020.

Inoltre, riteniamo che dopo la pandemia il settore biotecnologico cinese emergerà dalla crisi ancora più forte, grazie al maggiore sostegno e alle risorse che gli sono state destinate. Healthy China 2030, la strategia sanitaria nazionale pubblicata nel 2016, fissa obiettivi ambiziosi per migliorare i risultati sanitari per la popolazione cinese, tra cui un maggiore accesso a farmaci innovativi. Negli ultimi anni, l’interesse delle multinazionali e delle società biotecnologiche innovative nei confronti della regione è aumentato notevolmente. A nostro avviso, gli operatori del settore in tutto il mondo hanno preso coscienza del fatto che il mercato cinese è a un punto di svolta per quanto riguarda le prospettive commerciali e le opportunità di partnership per accedere alla regione.

 

https://www.janushenderson.com/it

 

[1] https://www.fiercepharma.com/marketing/pharma-industry-reputation-jumps-during-covid-19-harris-poll-finds-positive-surge

[2] American Hospital Association, “Hospitals and Health Systems Face Unprecedented Financial Pressures Due to COVID-19”, maggio 2020.

[3] https://Gtai.de/gtai-en/invest/industries/life-sciences/digital-health-64408

[4] https://teladochealth.com/newsroom/press/release/teladoc-health-previews-first-quarter-2020-results/

David Lynch per il benessere dei sanitari

David Lynch per il benessere dei sanitari

“Curiamoci di chi ci cura” è un progetto dedicato ai sanitari vittime dello stress da Covid-19

 

“Curiamoci di chi ci cura” è il programma attraverso il quale la David Lynch Foundation Italia, con sede a Lucca, vuole aiutare medici e infermieri a superare lo stress da superlavoro da Covid-19. In un videoconferenza con gli operatori sanitari, il pluripremiato cineasta ha spiegato che sono stati riportati gli ottimi risultati ottenuti in poco tempo.

“Curiamoci di chi ci cura” è un progetto dedicato ai sanitari vittime dello stress da Covid-19

Aumentare la calma interiore e accrescere la resilienza, ridurre lo stress, fronteggiare le pressioni, curare il burnout, prevenire l’ansia, le tensioni emotive e le situazioni di futuro malessere. Evitando che quest’ultime lascino segni indelebili, attingendo (in maniera naturale e senza sforzo) alle risorse interne che ciascuno di noi possiede e rafforzando le capacità di recupero.

Sono gli obiettivi del programma “Curiamoci di chi ci cura” – già attivo come “Heal the healers now” negli Stati Uniti presso il New York-Presbyterian/Weill Cornell Medical Center – dedicato agli operatori sanitari e avviato in seguito alla pandemia mondiale. Professionisti sottoposti ad elevato livello di ansia e stress che l’emergenza Covid-19 ha amplificato.

Il programma si basa su un metodo facile e piacevole da apprendere e praticare , la meditazione trascendentale , che induce ad un rilassamento profondo, determinando una condizione neurofisiologica unica in grado di combinare un profondo riposo metabolico con una maggiore prontezza mentale.

David Lynch per il benessere dei sanitari

Ed è proprio la David Lynch Foundation Italia (DLF Italia) ad aver avviato nel nostro paese il programma “Curiamoci di chi ci cura”, insieme alla Società medico chirurgica lucchese e all’Asl Toscana nord ovest, su diretta indicazione del pluripremiato cineasta: il personale sanitario, soprattutto di prima linea, si è fatto carico di stress e fatica tremendi per salvare la vita di pazienti affetti da Covid-19, le parole di David Lynch.

Ad oggi destinato agli ospedali di Lucca e provincia (la città ospita la sede della fondazione e delle sue attività) il programma vede i propri risultati approfonditi con le metodiche scientifiche più avanzate, come riporta il sito. Realizzato grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, con la consulenza scientifica della Scuola IMT Alti studi Lucca, il progetto ha già seguito oltre 60 persone.

Fino ad oggi abbiamo attivato sette corsi di riduzione dello stress attraverso il metodo della meditazione trascendentale, scientificamente validato – spiega Fatima Franco, collaboratrice di David Lynch e vicepresidente della David Lynch Foundation Italia – e sul quale anche in questo progetto si sta svolgendo una ricerca. Dato interessante è che lo studio pilota condotto negli Usa sui medici del Pronto soccorso ha riscontrato una rilevante riduzione del burnout (già prima della pandemia, un rapporto di Harvard aveva definito l’esaurimento o crollo emotivo del personale medico un rischio per la salute pubblica che richiede con urgenza un’azione) dell’insonnia e dei sintomi da stress post-traumatico già dopo un mese dall’adesione al programma.

“Curiamoci di chi ci cura” insegna agli operatori sanitari italiani una metodica alla quale ricorrono oltre 10 milioni di persone nel mondo appartenenti a qualsiasi ambito professionale, precisa Fatima Franco, che aggiunge: Si tratta di un metodo facile e piacevole da apprendere e praticare, che una volta acquisito può essere attuato in modo autonomo, e che si sposa anche con i ritmi di lavoro particolarmente elevati a cui le persone vanno incontro in periodi come questo.

Nell’esperienza lucchese, la DLF Italia ha insegnato meditazione sanitaria anche agli operatori sanitari dell’ospedale San Luca, della cittadella della salute “Campo di Marte” e delle altre strutture della città toscana che hanno aderito ai primi corsi «rappresentando un valido strumento di aiuto, come ho potuto sperimentare in prima persona», evidenzia la presidente della Società medico chirurgica lucchese, Daniela Melchiorre.

David Lynch per il benessere dei sanitari

Nel corso di una videoconferenza che ha avuto con gli operatori sanitari, lo stesso Lynch ha spiegato che sono stati riportati gli ottimi risultati ottenuti in poco tempo: più rilassamento, meno ansia e stress, più energia, mente chiara con maggiore capacità di osservare, capacità di disinnescare fattori di tensione. Ragione per cui – ha proseguito il regista, Leone d’oro e premio Oscar alla carriera rispettivamente nel 2006 e 2019 – abbiamo ideato la campagna “Un’azienda, un ospedale”: si pensi ad un’azienda che finanzia per aiutare il personale di un ospedale ad affrontare lo stress tossico. Che importante servizio questa azienda renderebbe all’intera comunità e che grande fiore all’occhiello sarebbe per quell’azienda.

Attualmente, infatti, la Società medico chirurgica lucchese e la David Lynch Foundation Italia si stanno attivando per avviare altri corsi, con l’opportunità di aprire anche a normali cittadini che vogliano apprendere il metodo per vincere lo stress.

  • Anche un altro progetto cè in corso a Torino per aiutare e supportare tutti i medici e gli infermieri:

Parco della Salute di Torino. Per medici e infermieri “il progetto attuale è inadeguato”

“Il progetto del Parco della Salute di Torino non è all’altezza dei bisogni di salute dei cittadini e presenta, così come previsto attualmente, una serie di criticità insormontabili che l’esperienza della pandemia Covid ha fatto emergere in modo ancora più evidente”. Lo sostengono i medici e infermieri di Torino e Piemonte, che in una lettera inviata all’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, alla Città della Salute, al Ministero della Salute e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, chiedono che l’intero progetto venga ridiscusso. La lettera è firmata dall’Omceo Torino, dall’Opi Torino, dai sindacati medici Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo Fesmed. La contrarietà di ordini professionali e sindacati di categoria non è alla creazione di un polo della salute per l’alta complessità, che anzi “potrà mettere il Piemonte in concorrenza con altri poli di eccellenza, diminuendo la mobilità passiva e rappresentando un forte momento di riqualificazione e volano di ripresa per la Regione” oltre a “superare le attuali condizioni di criticità strutturale e impiantistica degli ospedali della Città della Salute e della Scienza di Torino”.

Le criticità sono invece legate al progetto ipotizzato e all’insufficiente estensione dell’area scelta. Nello specifico sono:

David Lynch per il benessere dei sanitari

– l’eccessiva riduzione del numero di posti letto (discutibile nel 2019, improponibile alla luce delle esperienze della pandemia) dagli attuali 2.300 ai 1.040, ai quali si affiancherebbero 400 posti, trasformando il CTO in ospedale di I livello;

– la separazione tra alta e medio-bassa complessità in due strutture distinte all’interno della stessa azienda sanitaria, con ricadute negative sul personale e sulla didattica e dubbi vantaggi in termini di costi-benefici;

– la duplicazione del personale sanitario di guardia nei reparti e la presenza di due DEA in parte sovrapposti come competenze, a qualche centinaio di metri di distanza, con potenziali conflitti sul livello di cure adeguato e frequenti necessità di trasferimento dei pazienti dall’uno all’altro;

– la limitata possibilità di espansione della struttura, se nuove tecnologie o eventuali emergenze sanitarie, come quella appena avvenuta, lo richiedessero;

. la costruzione su terreni pesantemente contaminati da inquinanti;

– l’impatto ambientale per i residenti, in termini di traffico veicolare e di rumore, che non è stato valutato.

 

In pratica, scrivono medici e infermieri, “riteniamo che le perplessità già espresse prima dell’emergenza Covid sul progetto siano state ulteriormente aggravate dai recenti eventi”.

“Ci auguriamo – concludono – un nuovo progetto che non preveda suddivisioni in presidi distaccati, frammentazione dei poli didattici, duplicati di Pronto soccorso né tagli dei posti letto e che si presenti come un vero ed unico “Parco della Salute, della Ricerca e dell’innovazione”, in una struttura estesa, flessibile, modulabile ed ampliabile, in un’area adeguata sia alle necessità assistenziali, sia alla didattica che alla ricerca”.

http://www.quotidianosanita.it/

https://www.nurse24.it/

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Cos'è la pelle

Cos’è la pelle

La pelle è un organo speciale sempre in costante rinnovamento, è molto più di una semplice protezione in quanto è l’organo più pesante (3-4 kg) e più esteso del corpo umano (da 1,5 a 2 m²).

Sempre connessa con gli altri organi, la pelle può anche contribuire nella trasmissione di varie disfunzioni e patologie, oltre a quelle strettamente epidermiche.

A cosa serve la pelle

Le funzioni della pelle sono tre:

Protezione

Trasmissione

Scambio.

Dunque la pelle protegge tutto il corpo da attacchi meccanici, fisici, chimici o batterici provenienti dall’ambiente esterno, grazie alle cellule, ai meccanismi immunitari e alla sua impermeabilità, resistenza e adattabilità.

La pelle trasmette informazioni tra il corpo e l’ambiente esterno tramite i nervi che ricevono stimoli tattili, termici e dolorifici. Attraverso questo elemento avvengono vari scambi tra il corpo e l’esterno, infatti la pelle è coinvolta in meccanismi complessi come, per esempio:

Controllo della temperatura corporea, attraverso l’eliminazione del calore e l’evaporazione del sudore secreto dalle ghiandole sudoripare

Eliminazione delle sostanze dannose

Sintesi della vitamina D che è indispensabile per la crescita delle ossa.

Come è fatta la pelle

Gli strati della pelle sono principalmente due, situati uno sopra l’altro:

 Epidermide − Si tratta dello strato superficiale della cute ed è un tessuto composto essenzialmente da cheratinociti, cellule che col passare degli anni si saturano di una sostanza forte e impermeabile: la cheratina. L’epidermide contiene anche i melanociti (cellule che forniscono una protezione naturale contro i raggi del sole e sono responsabili della pigmentazione della pelle) e le cellule di Langherhans che fanno parte del sistema immunitario. A sua volta, l’epidermide è composta da quattro strati di cellule: lo strato di base (il più spesso), lo strato spinoso, lo strato granulare e lo strato corneo (quello superficiale).

 Derma − Si tratta del secondo strato della pelle, situato al di sotto dell’epidermide, dalla consistenza più spessa. Il derma contiene vasi linfatici e sanguigni, fibre muscolari, terminazioni nervose, follicoli piliferi, ghiandole sudoripare e sebacee. A sua volta, consiste di due strati: il derma papillare e il derma reticolare.

 Strato sottocutaneo − Esso consiste di tessuto connettivo e grasso e si trova situato al di sotto della pelle. Contiene numerosi vasi linfatici e sanguigni, come il derma. Inoltre, serve a isolare e conservare la temperatura corporea, e ad ammortizzare i colpi e i traumi in modo da proteggere i tessuti e gli organi sottostanti.

Quali sono gli strati della pelle

Come si diceva, in generale gli strati della pelle sono composti da due strati principali e uno strettamente associato.

Epidermide

Essa è composta da un epitelio squamoso stratificato e cheratinizzato. Consiste di quattro o cinque strati di cellule epiteliali, a seconda della sua posizione nel corpo. Non ha alcun vaso sanguigno al suo interno (vale a dire, è avascolare). Gli strati sono (da quello più profondo a quello più superficiale) sono i seguenti:

 Strato basale − (chiamato anche Stratum germinativum) è lo strato epidermico più profondo e attacca l’epidermide alla lamina basale, sotto la quale si trovano gli strati del derma. Le cellule dello strato basale si legano al derma attraverso l’intreccio di fibre di collagene, detto membrana basale. Nella parte superficiale del derma si trova la papilla dermica che aumenta la forza della connessione tra epidermide e derma; maggiore è la piegatura, più forti sono le connessioni effettuate. Lo strato basale è dunque un singolo strato di cellule costituite principalmente da cellule basali. Una cellula basale è una cellula staminale a forma di cuboide che è un precursore dei cheratinociti dell’epidermide. Tutti i cheratinociti sono prodotti da questo singolo strato di cellule, che sono costantemente passando attraverso la mitosi per produrre nuove cellule. Man mano che si formano nuove cellule, le cellule esistenti vengono allontanate superficialmente dallo strato basale. Altri due tipi di cellule si trovano disperse tra le cellule basali nello strato basale. La prima è una cellula di Merkel, che funziona come recettore ed è responsabile della stimolazione dei nervi sensoriali che il cervello percepisce come tatto. Queste cellule sono particolarmente abbondanti sulla superficie delle mani e dei piedi. Il secondo è un melanocita, una cellula che produce il pigmento noto come melanina. La melanina dona ai capelli e alla pelle il suo colore, e aiuta anche a proteggere le cellule vive dell’epidermide dai danni da radiazioni ultraviolette (UV).

 Strato spinoso − Come suggerisce il nome, lo strato spinoso presenta delle sporgenze a causa dei processi cellulari che uniscono le cellule attraverso una struttura chiamata desmosoma. I desmosomi si intrecciano tra loro e rafforzano il legame tra le cellule. È interessante notare che la natura “spinosa” di questo strato è un artefatto del processo di colorazione. I campioni di epidermide non macchiata non presentano questo aspetto caratteristico. Lo strato spinoso è composto da otto a 10 strati di cheratinociti, formati come risultato della divisione cellulare nello strato basale. Tra i cheratinociti di questo strato è presente un tipo di cellula dendritica chiamato la cellula di Langerhans, che funziona come un macrofago in grado di inghiottire batteri, particelle estranee, e cellule danneggiate presenti in questo strato.

 Strato granulare − Esso presenta un aspetto granuloso a causa di ulteriori modifiche ai cheratinociti che vengono spinti dallo strato spinoso. Le cellule (da tre a cinque strati di profondità) diventano più piatte, le loro membrane cellulari si ispessiscono, e generano grandi quantità di proteine cheratina, che è fibrosa, e cheratoialina, che si accumula all’interno delle cellule. Queste due proteine costituiscono la maggior parte della massa cheratinocitaria nello strato granuloso e danno allo strato il suo aspetto, appunto, granuloso. I nuclei e gli altri organelli cellulari si disintegrano mentre le cellule muoiono, lasciando dietro di sé la cheratina, la cheratoialina e le membrane cellulari che formeranno lo strato Lucidum, lo strato corneo e le strutture accessorie di capelli e unghie.

 Strato Lucidum − Si tratta di uno strato liscio, apparentemente traslucido dell’epidermide situato appena sopra lo strato granuloso e sotto lo strato corneo. Questo sottile strato di cellule si trova solo nella pelle spessa dei palmi e delle piante dei piedi suole. I cheratinociti che compongono lo strato Lucidum sono morti e appiattiti. Queste cellule sono densamente imballate con una proteina libera ricca in lipidi, derivati dal cheratoialina, che dà a queste cellule il loro aspetto trasparente (cioè, lucido) e fornisce una barriera all’acqua.

 Strato corneo − Si tratta dello strato più superficiale dell’epidermide e anche di quello più esposto all’ambiente esterno. Di solito ci sono da 15 a 30 strati di cellule nello strato corneo. Questo strato aiuta a prevenire la penetrazione dei microbi e la disidratazione dei tessuti sottostanti, e fornisce una protezione meccanica contro l’abrasione per gli strati più delicati e sottostanti. Le cellule di questo strato vengono periodicamente liberate e sostituite da cellule spinte verso l’alto dallo strato granuloso (o dallo strato Lucidum, nel caso dei palmi e delle piante dei piedi). L’intero strato viene sostituito per un periodo di circa 4 settimane. Le procedure cosmetiche, come la microdermoabrasione, aiutano a rimuovere parte dello strato superiore secco e mirano a mantenere la pelle “fresca” e sana.

Derma

Può essere considerato il “nucleo” del sistema integumentario, distinto dall’epidermide (epi- = “su” o “sopra”) e dall’ipoderma (hypo- = “sotto”). Contiene vasi sanguigni e linfatici, nervi e altre strutture, come follicoli piliferi e ghiandole sudoripare. Il derma è costituito da due strati di tessuto connettivo che compongono una rete interconnessa di fibre di elastina e collagene, prodotta da fibroblasti. Il derma, a sua volta, si distingue in:

 Strato papillare − Esso è costituito da tessuto connettivo areolare allentato, il che significa che le fibre di collagene ed elastina di questo strato formano una maglia allentata. Questo strato superficiale del derma si proietta nello strato basale dell’epidermide per formare papille dermiche simili a dita. All’interno dello strato papillare sono fibroblasti, un piccolo numero di cellule grasse (adipociti), e l’abbondanza di piccoli vasi sanguigni. Inoltre, lo strato papillare contiene fagociti, cellule difensive che aiutano a combattere i batteri o altre infezioni che hanno violato la pelle. Questo strato contiene anche capillari linfatici, fibre nervose e recettori tattili chiamati corpuscoli Meissner.

 Strato reticolare − Esso si trova sotto allo strato papillare ed è molto più spesso, composto da tessuto connettivo denso e irregolare. Questo strato è ben vascolarizzato e ha un ricco apporto di nervi sensoriali e simpatici. Lo strato reticolare appare reticolato (simile a una rete) a causa di un reticolo stretto di fibre. Le fibre di elastina forniscono una certa elasticità alla pelle, consentendo il movimento. Le fibre di collagene forniscono struttura e resistenza alla trazione, con fili di collagene che si estendono sia nello strato papillare che nell’ipoderma. Inoltre, il collagene lega l’acqua per mantenere la pelle idratata. Iniezioni di collagene aiutano, infatti, a ripristinare turgore della pelle introducendo collagene esternamente.

Ipoderma o strato sottocutaneo

Si tratta di uno strato direttamente sotto il derma e serve a collegare la pelle alla fascia sottostante (tessuto fibroso) delle ossa e dei muscoli. Non è strettamente una parte della pelle, anche se il confine tra ipoderma e derma può essere difficile da distinguere. L’ipoderma è costituito da tessuto connettivo ben vascolarizzato, allentato, areolare e tessuto adiposo, che funziona come una modalità di stoccaggio del grasso e fornisce isolamento e ammortizzazione.

L’ipoderma è sede della maggior parte del grasso che riguarda le persone quando stanno cercando di mantenere il loro peso sotto controllo. Il tessuto adiposo presente nell’ipoderma è costituito da cellule immagazzinanti grasso chiamate adipociti. Questo grasso immagazzinato può servire come una riserva energetica, isolare il corpo per prevenire la perdita di calore, e agire come un cuscino per proteggere le strutture sottostanti da traumi.

Come avere una bella pelle

Per avere una buona pelle è necessario dedicarsi quotidianamente alla sua cura, nota anche come skin care. Essa può infatti aiutare a mantenere la pelle giovane e sana.

La regola più importante per la cura della pelle è proteggersi dal sole. Quando sei all’aperto, indossa indumenti protettivi e utilizzare una protezione solare adeguata al tuo tipo di pelle. Poi, evita saponi aggressivi e cerca di gestire stress e stanchezza il più possibile.

Naturalmente, la cura della pelle va oltre la protezione solare e la pulizia quotidiana. Altre regole da seguire per prendersi cura della propria pelle prevedono:

Comprendere i rischi e i benefici dei tatuaggi e dei piercing, comprese le più recenti tecniche di rimozione dei tatuaggi.

Conoscere i pro e i contro dei prodotti abbronzanti senza fattore di protezione solare (SPF).

Scoprire i modi migliori per trattare l’acne.

Valutare se la depilazione laser è adeguata alla tua tipologia di pelle.

Qualunque sia la cura di cui la vostra pelle ha bisogno, contare su informazioni affidabili e sul parere di un valido dermatologo.

Quale frutta fa bene alla pelle

La dieta è essenziale per migliorare l’aspetto della pelle, e i benefici della frutta per la pelle e anche per la salute non mancano. Ecco quindi un elenco di frutti che contribuiscono ad avere una bella pelle:

 Arance − L’assunzione giornaliera di vitamina C è essenziale per la pelle radiosa. Gli oli naturali presenti nelle arance mantengono idratata la pelle, rendendola idratata. La vitamina C è nota per aiutare nella produzione di collagene, che mantiene la pelle ferma e riduce la comparsa di segni di invecchiamento. Ricca di vitamina C e antiossidanti, le arance aiutano a combattere i radicali liberi nel corpo, minimizzando i danni al DNA. Questo rallenta l’invecchiamento precoce.

 Papaya − La papaya è un agente idratante naturale che aiuta a mantenere la pelle idratata e morbida quando viene usata localmente. Ricca di vitamina A, C e B, questo frutto può rivelarsi efficace nel mantenere una buona salute della pelle. La papaya può anche migliorare il sistema digestivo e prevenire la stitichezza. Questo, a sua volta, aiuta a schiarire la pelle. Gli studi suggeriscono che questo frutto può anche accelerare il processo di guarigione della ferita.

 Limone − Il limone è comunemente utilizzato in una serie di prodotti per la cura della pelle. Dalle creme anti-acne alle lozioni anti-invecchiamento, questo agrume può prevenire una serie di problemi della pelle. Ricco di vitamina C, il limone può aiutare a ridurre i segni di invecchiamento, l’iperpigmentazione e le cicatrici. Il limone è anche un agente sbiancante naturale. Aiuta a ridurre il danno solare e l’abbronzatura.

 Anguria − L’anguria è ricca di fibre e, naturalmente, di acqua: ne contiene infatti il 92%, il che si traduce in idratata, morbida ed elastica. L’anguria contiene vitamina C, A, B1, B6 e licopene che sono essenziali per migliorare la salute generale della pelle e la sua consistenza. La vitamina C aiuta a ridurre la comparsa di linee sottili e rughe. La vitamina A e la vitamina B contribuiscono a mantenere una consistenza della pelle. Il licopene agisce come un radicale libero, prevenendo danni ai tessuti della pelle.

 Banana − Questo frutto è ricco di proprietà antiossidanti e antimicrobiche, ed è anche molto idratante. Contiene vitamina E, A, C, K e folati e minerali che la rendono efficace nel migliorare la salute della pelle. È anche ricco di fibre alimentari, necessarie per un buon sistema digestivo. Le banane sono anche agenti idratanti che aiutano a lenire la pelle secca.

 Kiwi − Gli occhi gonfi e le rughe possono essere un problema per alcuni di noi. Tuttavia, i kiwi possono possono costituire una soluzione, perché promuovono la produzione di collagene nel corpo. Ricco di vitamina C, questo frutto previene anche lo stress ossidativo.

 Ananas − Gli ananas contengono vitamina K, A, C e minerali essenziali per mantenere la pelle pulita e sana. Sono anche ricchi di bromelina, che ha proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. Questo frutto può migliorare la consistenza della pelle, ridurre le macchie di sole e ridurre i sintomi dell’acne. È anche efficace nell’accelerare il processo di guarigione della pelle e la rimozione delle cellule morte.

 Mango − Questo frutto non è solo un piacere per le papille gustative, ma presenta anche numerosi benefici per la pelle. I manghi sono ricchi di vitamine A, E e C. Possiedono anche proprietà cicatrizzanti, il che li rende efficace nel ridurre l’aspetto di linee sottili e segni di acne. Ha anche proprietà anti-infiammatorie che aiutano ulteriormente a ridurre i sintomi dell’acne.

 Albicocche − Le albicocche sono ricchi di antiossidanti e vitamina C, che aiuta a combattere i radicali liberi nel vostro corpo. Aiuta a ridurre la comparsa di segni dell’invecchiamento. Le albicocche possiedono anche proprietà anti-infiammatorie che possono migliorare i sintomi dell’acne. Le albicocche sono anche ricche di vitamina A, K e folati che sono efficaci nel migliorare la salute generale della pelle.

 Uva − Un altro frutto ricco di antiossidanti è l’uva. L’uva contiene resveratrolo che proteggono la pelle dai danni UV. Sono anche ricchi di vitamina C, K, folato e minerali. Ciò che li distingue è che i loro estratti di semi hanno la pelle ringiovanente e le proprietà curative.

 Mele − Le mele contengono vitamine A e C che soddisfano una serie di problemi di pelle. Le bucce di mela sono anche ricche di antiossidanti che aiutano a ridurre l’aspetto dei segni dell’invecchiamento e combattono i radicali liberi nel corpo, riducendo lo stress ossidativo.

 Fragole − Le fragole possiedono qualità che possono aiutare a migliorare la salute della pelle; infatti, sono ottimi esfolianti chimici. Esse  contengono l’acido salicilico, un ingrediente popolare nei prodotti di bellezza. L’acido salicilico possiede di per sé proprietà antinfiammatorie e antibatteriche che possono aiutare a ridurre i sintomi dell’acne. Pulisce la pelle e rimuove lo sporco indesiderato e batteri che possono ostruire i pori. Le fragole contengono anche vitamina C e acido ellagico. L’acido ellagico previene i danni UV e riduce la comparsa dei segni dell’invecchiamento.

 Pesche − Le pesche sono ricche di vitamine C, A, E e K. Contengono anche calcio e altri minerali, insieme a fibre alimentari per un sistema digestivo sano. Le pesche contengono antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi nel corpo, prevenendo danni ai raggi UV.

 Melograno − Le bucce di melograno sono ricche di antiossidanti e la frutta stessa è ricca di vitamine C, K, folato e minerali. Aiuta a ridurre i danni UV e la pigmentazione.

 Avocado − Gli avocado possiedono proprietà antinfiammatorie che riducono lo stress ossidativo. Questo previene danni alla pelle. Contengono anche fibre alimentari e vitamine A, C, K, B3 e B6.

Gli avocado contengono anche luteina e zeaxantina, che proteggono la pelle dai danni indotti dai raggi UV. L’avocado migliorare anche la compattezza della pelle e accelera il suo processo di guarigione.

 Ciliegie − Le ciliegie sono estremamente benefiche per la pelle. Contengono vitamina A, C, K, folato e minerali e possono fare meraviglie per la vostra pelle. Sono anche dotate di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che riducono i danni causati alla pelle.

 Mirtilli − I mirtilli hanno un alto valore nutrizionale e sono ricchi di vitamine A e C. Contengono anche antiossidanti, che combattono i radicali liberi nel corpo. Questi frutti, se consumati regolarmente, possono lasciare la pelle più morbida e più giovane.

Quando si rigenera la pelle

La pelle si rigenera circa ogni 27 giorni. Parallelamente, una corretta cura della pelle è essenziale per mantenere la salute e la vitalità di questo organo protettivo.

Infatti, l’epidermide si rinnova costantemente: nuove cellule vengono prodotte negli strati inferiori: questi si spostano in superficie entro quattro settimane. Questo costante rinnovamento serve a sostituire le cellule che si disperdono (note anche come cellule morte) che cadono a terra quando la pelle viene strofinata.

Quando invecchia la pelle

Solitamente, a partire da circa 25-30 anni iniziano a manifestarsi sulla superficie della pelle i primi segni di invecchiamento. Appaiono per prime le linee sottili e le rughe, mentre la perdita di volume e di elasticità diventano evidenti nel tempo.

Altri processi di invecchiamento invece, non sono comuni fino a molto più tardi nella vita. Anche se alcuni cambiamenti si verificano sempre insieme con l’invecchiamento, si verificano in tempi diversi e in misura diversa.

La principale causa dell’invecchiameno della pelle dipende dall’esposizione solare. Nel corso del tempo, la luce ultravioletta del sole (UV) danneggia alcune fibre della pelle chiamata elastina. La rottura delle fibre di elastina provoca pieghe e allungamenti, e la pelle perde progressivamente la sua tonicità.

I laser possono anche aiutare a invertire alcuni dei danni solari. Tuttavia, non è mai troppo tardi per iniziare a proteggersi dall’esposizione al sole e dal cancro alla pelle. Puoi ritardare i cambiamenti associati all’invecchiamento riparandoti dal sole, coprendoti opportunamente, indossando cappello e occhiali schermanti e seguendo l’abitudine di usare la protezione solare.

 

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Il Consiglio di Amministrazione della Camera di Commercio e Industria Italo-Iraniana ha eletto per il triennio 2021-2024 Dr. Giuseppe Zampini, uno dei vertici della società italiana Ansaldo Energy, il quale come il nuovo Presidente della Camera mista bilaterale Italia - Iran, appartenente al Sistema Unioncamere. Alla riunione del Consiglio di Amministrazione della Camera di Commercio Italo-Iraniana, che si è tenuta virtualmente il 18 maggio 2021, su invito della Camera di Commercio Italo-Iraniana, Sua Eccellenza il Dr. Bayat, l’Ambasciatore dell’ Iran in Italia, ha anche partecipato all'incontro ed ha sottolineato la necessità di cambiare il clima internazionale e le prossime aperture future. Dr. Bayat ha anche affermato che le condizioni sono preparate per la ripresa dei rapporti economici bilaterali tra Iran ed Italia. Dr. Bayat ha aggiunto che la Camera di Commercio Italo-Iraniana ha l'esperienza del periodo post-JCPOA e, affidarsi alle stesse esperienze può aiutare a sviluppare ulteriormente le relazioni nel nuovo periodo. Successivamente, i partecipanti all'incontro virtuale si sono recati alle urne per eleggere un nuovo presidente della camera e Dr . Giuseppe Zampini è stato eletto con la maggioranza assoluta come il nuovo presidente della Camera mista per un quadriennio. Il Dr. Zampini, poi, ringraziando per la fiducia dei membri del Consiglio di Amministrazione, riferendosi ai rapporti di lunga data tra i due Paesi, ha sottolineato la costanza e la crescita’ della collaborazione nell'utilizzo delle capacità. Inoltre, Cavaliere Ahmad Pourfallah, il Presidente della Camera di commercio Irano-Italiana, si era congratulato con il Dr. Zampini per la sua candidatura prima delle elezioni della Camera di Commercio Italo-Iraniana, e invitandolo a visitare l'Iran, ha annunciato la disponibilità della Camera di commercio Irano-Italiana per un'ulteriore cooperazione al fine di raggiungere obiettivi economici comuni. Il testo della lettera del Cavaliere Ahmad Pourfallah ed la lettera di risposta di Dr. Zampini a lui sono i seguenti: " Egr. Dr. Zampini, Con la presente, vorrei tanto esperimere la mia gioia per La Sua candidatura della Presidenza del Consiglio d’amministrazione della camera di commercio Italo- Iraniana. Senza dubbio, considerando le Sue capacità e il Suo amore verso il popolo Iraniano, insieme alla Sua presenza ed anche la collaborazione di Dr. d’ Agata, la camera di commercio Italo- Iraniana sara’ più attiva ed influente in futuro. Spero che nel Suo prossimo viaggio a Teheran, avremmo un’ incontro con Ing. Shafeii, il presidente della camera di commercio d’ Iran (ICCIMA) ed anche con il consiglio d’amministrazione della camera di commercio Irano- Italiana. La Camera di commercio Irano- Italiana annuncia la sua disponibilità ad 'ulteriori cooperazioni per il raggiungimento agli obiettivi economici comuni tra le due camere. Distinti Saluti Cavaliere Ahmad Pourfallah Il Presidente della camera di Commercio Irano- Italiana Alto Consigliere del Presidente della Camera di Commercio d’Iran (ICCIMA)" La risposta di Dr. Zambini a Cavaliere Ahmad Pourfallah: “ Egregio Cavaliere Ahmad Pourfallah, ringrazio del Suo caloroso benvenuto e mi auguro di potere contribuire, assieme al dott. D’Agata, a rafforzare la relazione fra le ns aziende. Certamente, in occasione del mio prossimo viaggio a Teheran- che spero prossimo- sono a disposizione per gli incontri che riterrà opportuno indire, in particolare con ing. Shafeii. Colgo l’occasione di questa mail per un particolare saluto al nostro Sig. Ambasciatore Perrone, che ci legge in copia e che avrei informato oggi della mia decisione. Le invio i miei più cordiali saluti, Giuseppe Zampini”

Elezione del Dr. Zampini come il Presidente della Camera di Commercio Italo-Iraniana di Roma

Il Consiglio di Amministrazione della Camera di Commercio e Industria Italo-Iraniana ha eletto per il triennio 2021-2024 Dr. Giuseppe Zampini, uno dei vertici della società italiana Ansaldo Energy, il quale come il nuovo Presidente della Camera mista bilaterale Italia – Iran, appartenente al Sistema Unioncamere.

Alla riunione del Consiglio di Amministrazione della Camera di Commercio Italo-Iraniana, che si è tenuta virtualmente il 18 maggio 2021, su invito della Camera di Commercio Italo-Iraniana, Sua Eccellenza il Dr. Bayat, l’Ambasciatore dell’ Iran in Italia, ha anche partecipato all’incontro ed ha sottolineato la necessità di cambiare il clima internazionale e le prossime aperture future. Dr. Bayat ha anche affermato che le condizioni sono preparate per la ripresa dei rapporti economici bilaterali tra Iran ed Italia.

Dr. Bayat ha aggiunto che la Camera di Commercio Italo-Iraniana ha l’esperienza del periodo post-JCPOA e, affidarsi alle stesse esperienze può aiutare a sviluppare ulteriormente le relazioni nel nuovo periodo.

Successivamente, i partecipanti all’incontro virtuale si sono recati alle urne per eleggere un nuovo presidente della camera e Dr . Giuseppe Zampini è stato eletto con la maggioranza assoluta come il nuovo presidente della Camera mista per un quadriennio. Il Dr. Zampini, poi, ringraziando per la fiducia dei membri del Consiglio di Amministrazione, riferendosi ai rapporti di lunga data tra i due Paesi, ha sottolineato la costanza e la crescita’ della collaborazione nell’utilizzo delle capacità.

Inoltre, Cavaliere Ahmad Pourfallah, il Presidente della Camera di commercio Irano-Italiana, si era congratulato con il Dr. Zampini per la sua candidatura prima delle elezioni della Camera di Commercio Italo-Iraniana, e invitandolo a visitare l’Iran, ha annunciato la disponibilità della Camera di commercio Irano-Italiana per un’ulteriore cooperazione al fine di raggiungere obiettivi economici comuni.

Il testo della lettera del Cavaliere Ahmad Pourfallah ed la lettera di risposta di Dr. Zampini a lui sono i seguenti:

” Egr. Dr. Zampini,

Con la presente, vorrei tanto esperimere la mia gioia per La Sua candidatura della Presidenza del Consiglio  d’amministrazione della camera di commercio Italo- Iraniana.

Senza dubbio, considerando le Sue capacità e il Suo amore verso il popolo Iraniano, insieme alla Sua presenza ed anche la collaborazione di Dr. d’ Agata, la camera di commercio Italo- Iraniana  sara’ più attiva ed influente in futuro.

Spero che nel Suo prossimo viaggio a Teheran, avremmo un’ incontro con Ing. Shafeii, il presidente della camera di commercio d’ Iran (ICCIMA) ed anche con il consiglio d’amministrazione della camera di commercio Irano- Italiana.

La Camera di commercio Irano- Italiana annuncia la sua disponibilità ad ‘ulteriori cooperazioni per il raggiungimento agli obiettivi economici comuni tra le due camere.

Distinti Saluti

Cavaliere Ahmad Pourfallah

Il Presidente della camera di Commercio Irano- Italiana

Alto Consigliere del Presidente della Camera di Commercio d’Iran (ICCIMA)”

La risposta di Dr. Zambini a Cavaliere Ahmad Pourfallah:

Egregio Cavaliere Ahmad Pourfallah,

ringrazio del Suo caloroso benvenuto e mi auguro di potere contribuire, assieme al dott. D’Agata, a rafforzare la relazione fra le ns aziende.

Certamente, in occasione del mio prossimo viaggio a Teheran- che spero prossimo- sono a disposizione per gli incontri che riterrà opportuno indire, in particolare con ing. Shafeii.

Colgo l’occasione di questa mail per un particolare saluto al nostro Sig. Ambasciatore Perrone, che ci legge in copia e che avrei informato oggi della mia decisione.

Le invio i miei più cordiali saluti,

Giuseppe Zampini”

Un seminario utile nel contesto dell’ epidemia di Corona: Branding, nel mondo e in Iran e il suo ruolo nell'aumento del PIL del Paese

Il corso di formazione “Gestione delle crisi” ed il conferimento dei certifici

A seguito dell’accentuazione della Segretaria Generale della camera di commercio  Irano-Italiana,  la Sig.ra Shahabi, sullo svolgimento di sempre più corsi di formazione, nella cerimonia del conferimento dei certificati del corso “Marketing Digitale” e consulenza con prestigiose università iraniane, la camera di commercio ha condotto un corso di “gestione della crisi” durante la pandemia Covid – 19  e problemi causati da questa malattia.

Questo corso si è svolto in collaborazione con Sharif Universita’ di Technology in 09, 11 e 13 Jan.2021, virtualmente, attraverso la piattaforma universitaria.

A causa delle condizioni di Covid-19, i certificati sono stati assegnati agli studenti individualmente presso la camera di commercio Irano-Italiana.

Il messaggio di auguri da Sua Eccellenza, Dr. Giuseppe Perrone, l’Ambasciatore d’Italia a Teheran

Il messaggio di auguri da Sua Eccellenza, Dr. Giuseppe Perrone, l’Ambasciatore d’Italia a Teheran

 ai membri della camera di commercio Irano- Italiana in occasione di Nowrouz ed Nuovo anno

 

La Sua Eccellenza, Dr. Giuseppe Perrone, l’Ambasciatore d’Italia a Teheran, ha inviato un messaggio di congratulazioni ai membri della camera di commercio Irano- Italiana in occasione di Nowrouz ed il capo d’anno.

In questo video messaggio, Sua Eccellenza Perrone ha espresso l’auspicio che i problemi e le difficoltà della pandemia di Corona sarebbero stati superati nel nuovo anno e  prevalgano migliori condizioni e maggiore prosperità nelle relazioni economiche e commerciali tra Iran ed Italia.

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La Parola di Caporedattore

La Parola di Caporedattore

Qual è il più grande capitale umano nella vita?

Cavaliere Ahmad Pourfallah

Il Presidente della Camera di Commercio Irano- Italiana

Qual è il più grande capitale umano nella vita? In risposta di questa domanda, la maggior parte delle persone, ha senza dubbio una risposta: “salute”.

in diverse comunità, le persone si impegnano 24 ore su 24 per avere più strutture come il denaro, il cibo, i vestiti, l’automobili ed i viaggi, al fine di avere più salute, sia nell’anima che nel corpo e quando l’equilibrio di questa salute e benessere del corpo e dell’anima è sconvolto, sono la medicina e il trattamento che aiutano gli esseri umani.

Farmaci e terapie che sono il risultato degli sforzi umani per essere più sani e vivere più a lungo e meglio…

Con questa bozza, diventa più evidente il valore e l’importanza dei viaggiatori nel campo della medicina e della cura ….

Una breve riflessione sui primi giorni dello tsunami della corona che ha travolto la vita umana su questo pianeta, lasciando indigenti migliaia di persone benestanti e povere e l’orrore di una morte di massa e di una catastrofe globale gettano un’ombra sulle vite degli individui nel mondo e l’orrore di una morte di massa e di una catastrofe globale gettano un’ombra sulle vite degli individui nel mondo.

Tutta l’attenzione umana era concentrata sugli sforzi di uomini e donne che lavorano duramente in bianco nei laboratori ed ogni giorno alla ricerca della notizia di creare un vaccino e salvare innumerevoli vite dalla malattia mortale di Covid – 19….

Quindi apprezziamo i sacrifici degli uomini coraggiosi che si sono bruciati come candele, ed a volte hanno sacrificato la loro vita per alleanze umane e professioni volontarie, e hanno dato speranza a tutte le persone che erano preoccupate per il domani.

Le persone incaricate di progettare, compilare e pubblicare la rivista di “un mondo migliore “ hanno dedicato questo numero della rivista a questi angeli vestiti di bianco in onore dei sacrifici del personale medico e di cura .

Restiamo in piedi e porgiamo i nostri rispetti ai nostri cari e chiediamo a Dio Onnipotente di soddisfare i loro desideri.