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Tutto sul riciclo del vetro

Il vetro è un materiale nobile, di grande storia – lo si usa da più di 4.000 anni – e, soprattutto, dai molti usi. Tale materiale è infatti l’ideale per contenere alimenti e bevande, conservandone la qualità e la freschezza. I suoi “superpoteri” però non finiscono qui: il vetro infatti è un vero amico dell’ambiente, in quanto può essere riciclato tantissime volte per ridurre sprechi e sfruttamento delle risorse naturali del pianeta.

Non è un caso che l’ONU abbia dichiarato proprio il 2022 come “l’anno del vetro” (Year of Glass), un’iniziativa per «sottolineare il ruolo tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico del vetro nella nostra società, mettendo in luce le ricche possibilità di sviluppo delle tecnologie e il loro potenziale contributo per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile e raggiungere la ripresa economica mondiale».

Ma come si ricicla il vetro? Scopriamolo insieme.

Cos’è il vetro

Il vetro, riconoscibile per la trasparenza e la totale inerzia biologica (non altera le materie con cui entra a contatto), è un materiale solido detto “amorfo”, cioè un liquido che, dopo una lavorazione ad altissime temperature, una volta raffreddato si comporta come un solido, pur possedendo una struttura in cui gli atomi non sono disposti secondo un ordine preciso (fonte: Assovetro). Esistono tantissimi tipi di vetro, anche se il più comune è quello ricavato dal biossido di silicio (SiO2), il principale componente della sabbia.

In base all’aggiunta di componenti e ai differenti metodi di produzione poi, il vetro può variare alcune caratteristiche. Aggiungendo il ferro, ad esempio, conferisce la colorazione verde tipica di alcune bottiglie.

Perché dobbiamo riciclare il vetro?

Per la sua particolare composizione, il vetro può essere riciclato all’infinito senza che le sue proprietà vengano alterate. Ciò lo rende uno dei materiali potenzialmente meno dannosi e maggiormente sostenibili per l’ambiente, visto che il suo riutilizzo permette di ridurre le emissioni di CO2, risparmiare energia, e alleggerire lo sfruttamento del pianeta riducendo l’estrazione di altre materie prime (come la sabbia per produrre altro vetro).

Come si ricicla il vetro?

Smaltire e riutilizzare il vetro può davvero dare una mano al pianeta.

 

Prima fase: la raccolta differenziata

Il primo passo tocca a noi cittadini. Fare la raccolta differenziata dei rifiuti, infatti, è fondamentale per avviare il processo di riciclo.  «Il vetro – spiegano gli esperti di CoReVe, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale – è tanto più riciclabile quanto più si seguono, nella raccolta differenziata ad esso dedicata, alcune semplici regole». Queste sono:

Gettare nell’apposito contenitore solo bottiglie e vasetti di vetro, senza eventuali sacchetti di plastica utilizzati per il trasporto o tappi.

Fare attenzione a gettare solo vetro e non anche altri materiali simili. Piatti, tazzine, bicchieri, cristalli, oggetti in vetro borosilicato,, non sono adatti al riciclo e vanno smaltiti nell’Indifferenziato.

Elenco più dettagliato degli oggetti da non buttare insieme al vetro:

Bicchieri

Oggetti di cristallo (bicchieri, lampadari, centrotavola)

Contenitori in vetroceramica

Oggetti in ceramica e porcellana

Specchi

Vetri delle finestre

Finestrini di automobili

Vetri di fari e fanali delle auto

Confezioni in vetro di farmaci

Lampade al neon

Lampadine

Schermi tv

Seconda fase: il trattamento

Il vetro raccolto viene da appositi impianti che trasformano i rifiuti in Materia Prima Seconda (MPS), ossia la “base di partenza” per la lavorazione che avviene all’interno di grandi forni fusori. Tale materiale infatti verrà utilizzato al posto della materia di solito impiegata per la produzione di vetro “nuovo di zecca”

 

I più recenti impianti di trattamento sono dotati anche della tecnologia che permette la separazione dei rottami per colore, distinguendo il verde dall’ambra e dall’incolore. «In questo modo – spiegano i responsabili di CoReVe – si sta ampliando la possibilità di avvio a riciclo di quanto raccolto, dato che con rottame di colore misto si producono solo vetri colorati e non si può produrre un imballaggio in vetro chiaro, o di colore ambra».

Terza fase: il riciclo

Quando i rifiuti trasformato arrivano ai forni, la Materia Prima Seconda viene fusa ad altissime temperature e poi incanalata verso speciali stampi che conferiscono alla sostanza la forma del prodotto che si vuole ottenere (es: bottiglia o vasetto).

Dopo un’ulteriore “passata in forno” e una fase di raffreddamento controllato (per renderlo più resistente), il risultato finale viene analizzato da macchinari specializzati che ricercano eventuali difetti. In caso di approvazione, il nuovo contenitore di vetro è finito e pronto per essere utilizzato, e al termine del suo utilizzo, riciclato un’altra volta!

Curiosità

L’Italia è tra i migliori paesi a livello mondiale – e prima in Europa (fonte: Repubblica) – per tasso di riciclo del vetro, basti pensare che già nel 2019 abbiamo superato il target del 75% fissato dalle UE per il 2030.

 

Fonti: CoReVe; Assovetro

https://www.focusjunior.it/scienza/ecologia/come-si-ricicla-il-vetro-spiegato-ragazz

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