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Cibo in scatola quale scegliere e a cosa prestare attenzione

Avere in dispensa del cibo in scatola può essere utilissimo quando non si hanno a disposizioni alimenti freschi. Scopriamo cosa comprare e se ci sono delle controindicazioni.

Utilizzare il cibo in scatola è un’abitudine consolidata e diffusa in tutte le cucine, soprattutto per la sua comodità. Ma spesso si utilizzano gli alimenti in scatola anche per preparare piatti particolari o quando non si hanno a disposizione degli alimenti freschi. Un esempio tra tutti sono sicuramente i legumi, ma esistono moltissime varietà di questi prodotti. Anche in questo caso però, è necessario fare delle distinzioni perché ognuno di questi ha i suoi pro e contro. Perciò scopriamo cosa non può mancare in dispensa e se ci sono delle controindicazioni!

Cibi in scatola: cosa non deve mancare

Per dirsi fornita una dispensa deve avere chiaramente anche del cibo in scatola, in modo da avere a portata di mano alimenti che utilizziamo tutti i giorni, o quasi. Abbiamo accennato prima ai legumi, ma ceci, fagioli e lenticchie oltre ad essere molto usati, sono tra i cibi più diffusi di questa categoria.

Questi alimenti sono delle ottime fonti alternative di proteine vegetali e possono dare vita a moltissimi piatti come cous cous, hummus, ma anche polpette o hamburger vegetali. Inoltre sono perfetti anche da soli o come contorno alla carne, soprattutto nel periodo invernale. Un altro ottimo alleato, reperibile anche in scatolette, è certamente il tonno (con le sue controindicazioni), meglio se sott’olio o al naturale, perfetto per condire la pasta o un’insalata; e una buona fonte di proteine.

Altri esempi di cibo in scatola che non devono mancare sono il mais e i pelati. Il primo, molto pratico e salutare, contiene calcio e contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo LDL. Inoltre, è anche molto energetico. I pelati sono invece la variante di pomodori conservati più versatile e grazie alle tante varietà sarà utilissimo per preparare pasta, lasagne, parmigiana, spezzatino e tanti altri piatti.

Ci sono poi cibi in scatola meno diffusi ma sicuramente utilissimi in cucina, come il latte di cocco e il latte condensato. Questi alimenti si usano soprattutto per preparazioni asiatiche, creare sapori agrodolci, ma anche aromatizzare mascarpone e panna. Infine troviamo le olive indispensabili se si vogliono guarnire pizze, torte salate e per dare una spinta in più ai piatti.

Prodotti in scatola: i vantaggi

Anche nel nostro caso, come per ogni cosa, ci sono pro e contro. Per prima cosa possiamo dire che, se scelti con attenzione, sono buoni e utili, soprattutto se abbiamo a che fare con lunghe preparazioni come mettere in acqua o bollire i legumi.

Inoltre i cibi in scatola permettono di fare scorta di prodotti senza che questi vadano a male. In più il processo dell’inscatolamento preserva e protegge gli alimenti in una confezione ermetica, anche fino a cinque anni.

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Va anche detto che sono il modo migliore per reperire prodotti fuori stagione o esteri.

Cibo in scatola: le controindicazioni

Veniamo adesso alle controindicazioni che, anche se sono molte, possono essere facilmente evitabili. In primo luogo possiamo dire che per individuare dei cibi in scatola di qualità bisogna leggere attentamente l’etichetta. Va da sé che tutti questi prodotti contengono conservanti, ma spesso sono naturali come olio, sale, salamoia e zucchero. Ne esistono però alcuni che contengono conservanti chimici e che sarebbe meglio evitare. Stesso discorso vale per i prodotti troppo elaborati e raffinati o che contengono troppo sale.

In ogni caso una buona pratica è quella di sciacquare gli alimenti presi dalla scatola prima di consumarli o cuocerli, così da eliminare i conservanti. Un altro punto a sfavore dei cibi in scatola è la possibilità di entrare in contatto con il bisfenolo A, noto anche come BPA. Si tratta di un elemento largamente utilizzato per produrre le resine o le confezioni in cui si inscatolano gli alimenti.

Può capitare che piccole quantità di bisfenolo A si trasferiscano al cibo contenuto nella confezione, soprattutto con alimenti acidi come i derivati del pomodoro. I rischi per la salute ci sono ma solo in seguito ed un’alta esposizione e sono legati alla fertilità e al funzionamento di reni e fegato. Tutte queste problematiche però possono essere evitate leggendo bene l’etichetta e scegliendo prodotti di qualità, senza farvi ingannare da prodotti scadenti.

Come e dove conservare le scatolette

Ora che abbiamo capito cosa aspettarci dal cibo in scatola, scopriamo come bisogna conservarlo. In generale è meglio riporre gli alimenti in un luogo fresco e asciutto, ma soprattutto al riparo dalla luce in modo che non si scaldi.

Inoltre se utilizzate lattine, ricordate di trasferire il cibo una volta che l’avete aperta e, questi prodotti resistono per molto tempo, è bene consumarli prima della scadenza. Così non solo eviterai gli sprechi, ma eviterai di mangiare degli alimenti che hanno perso le loro qualità.

https://notiziebenessere.it/cibo-inscatola/alimentazion

CIBO E COMMERCIO

CIBO E COMMERCIO

Per la prima volta nella storia recente, l’Italia raggiunge l’autosufficienza alimentare. Grazie al sorpasso delle esportazioni sulle importazioni e sotto la spinta del cambiamento dei consumi e del commercio determinati dall’emergenza Covid, il nostro Paese ha raggiunto uno storico traguardo. A certificarlo è stato lo studio Coldiretti presentato in occasione di Cibus, la fiera internazionale sull’agroalimentare che si e’ tenuto a Parma dal 31 agosto al 3 settembre. Boom dell’export agroalimentare a 24,81 miliardi di euro (+12% rispetto al 2020)

Nel primo semestre 2021, l’export agroalimentare Made in Italy ha raggiunto, secondo Coldiretti, un valore pari a 24,81 miliardi di euro, con un aumento del +12% rispetto all’anno precedente. Superate le importazioni che, nello stesso periodo, raggiungono un valore di 22,95 miliardi di euro. Per l’associazione dei coltivatori diretti si tratta di «un cambiamento senza precedenti realizzato sotto la spinta della “fame” di Made in Italy all’estero, nonostante le difficoltà determinate dalle chiusure della ristorazione in tutto il mondo, ma anche dalla scelta patriottica nei consumi degli italiani che hanno privilegiato la qualità dei prodotti nazionali anche per sostenere l’economia ed il lavoro del Paese».

Tra i principali clienti del Made in Italy a tavola nel primo semestre dell’anno ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto ma registrano l’incremento maggiore della domanda con un balzo del 18,4%, trend positivo anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 6,8%, praticamente lo stesso della Francia (+6,7%) che si colloca al terzo posto mentre al quarto la Gran Bretagna dove a causa della Brexit, con l’appesantimento dei carichi amministrativi, l’export alimentare crolla invece del’4,6%. Fra gli altri mercati si segnala la crescita del 16,5% in quello russo e un vero e proprio balzo in avanti di quello cinese con +57,7%.

Andando più nello specifico, a giugno l’aumento è stato pari al +23,1%, con una proiezione in valore su base annuale stimata in 50 miliardi nel 2021. «L’Italia può ripartire dai suoi punti di forza con l’agroalimentare che ha dimostrato resilienza di fronte alla crisi con un ruolo di traino per l’occupazione e l’intera economia», ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. «Con l’emergenza Covid – ha proseguito Prandini – il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia per un valore pari al 25% del Pil con 538 miliardi di euro lungo l’intera filiera agroalimentare allargata dal campo alla tavola e ben 4 milioni di lavoratori impegnati in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio».

I consumatori nostrani comprano sempre più italiano

Risaltano le performance dei prodotti che riportano in etichetta un legame con il Belpaese: dal riferimento al tricolore alle indicazioni geografiche (Dop, Docg, Doc, Igp e Igt) gli acquisti di prodotti Made in Italy da parte degli italiani sono cresciuti del +7,6% per un valore di 8,4 miliardi di euro (secondo l’Osservatorio Nielsen Immagino).

In particolare, circa 30 milioni di italiani hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese contribuendo alle performance record del del biologico che ha toccato i 3,3 miliardi di euro di consumi nel 2020. Un trend che valorizza l’impegno degli imprenditori in Italia che può contare sull’agricoltura più green d’Europa con la leadershio Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 5.266 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Una ricchezza da salvare che non ha solo un valore economico ma anche storico, culturale ed ambientale.

All’estero, invece, le vendite dei prodotti italiani sono state sostenute soprattutto dal paniere della Dieta Mediterranea: frutta e verdura (sia fresca che trasformata). Non mancano casi particolari, come il caviale con esportazioni triplicate nell’ultimo anno a +187%.

Potenziare la produzione per colmare i deficit e proteggersi dalle speculazioni internazionali

Ma non sono tutte rose e fiori. A livello produttivo, rimane da colmare il deficit su carne, latte, cereali. Per questo, la Coldiretti chiede un potenziamento della produzione interna in particolare per frumento duro e frumento tenero – essenziali per la produzione di pasta – in deficit, rispettivamente, del 64 e del 40% (a cui si è porso rimedio con massicce importazioni dal Canada). Ma anche per il mais, fondamentale per l’alimentazione degli animali e, di conseguenza, per le grandi produzioni di prodotti lattiero-caseari e di salumi. «In Italia – ha sottolineato la Coldiretti nel proprio report – si munge nelle stalle nazionali il 75% del latte consumato e si produce il 55% del fabbisogno di carne con l’eccezione positiva per la carne di pollo e per le uova per le quali il Paese ha raggiunto l’autosufficienza e non ha bisogno delle importazioni dall’estero».

Da ricordare che l’Italia è il primo produttore europeo di riso, grano duro e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

Lo stimolo alla produzione interna, inoltre, risponde anche alla necessità di salvaguardare il settore primario dalla corsa agli accaparramenti, con fenomeni speculativi, delle materie prime alimentari in corso sul mercato globale a seguito degli effetti della pandemia. Una situazione che ha fatto salire i prezzi dei prodotti alimentari a livello mondiale ai massimi da quasi sette anni trainati dalle quotazioni dei cereali. I timori sugli approvvigionamenti di cibo hanno convinto la stessa Unione Europea a lanciare una consultazione pubblica fra operatori, autorità e cittadini per realizzare un piano finalizzato a conquistare l’autosufficienza in diversi settori chiave. La volatilità dei prezzi infatti non solo penalizza i produttori agricoli, ma mette in difficoltà anche l’industria di trasformazione con l’andamento altalenante delle quotazioni che favorisce anche i fenomeni speculativi a danno dei consumatori e dei produttori.

Ettore Prandini: «Pnrr opportunità da non lasciarsi sfuggire»

A sostenere il progetto, «le opportunità offerte dal Pnrr con la digitalizzazione delle aree rurali, recupero terreni abbandonati, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua e produrre energia pulita, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori produttivi deficitari previsti nei progetti strategici elaborati dalla Coldiretti insieme a Filiera Italia per la crescita sostenibile a beneficio del sistema Paese», ha spiegato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. A beneficiare di tutto ciò sarebbe, in primis, l’enogastronomia italiana. Ma per un pieno sviluppo del potenziale, «serve però agire anche sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo», ha aggiunto Prandini. Ogni anno, infatti, la debolezza logistica pesa per circa 13 miliardi di euro all’anno in più per la movimentazione delle merci.

https://www.italiaatavola.net/tendenze-mercato/agricoltura-cibo/2021/8/31/l-italia-ha-raggiunto-l-autosufficienza-alimentare-grazie-al-boom-dell-export-nel-2021/79593/

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Un webinar sulle condizioni per ottenere e rimborsare il prestito di istituti finanziari

La Camera di commercio Irano-Italiana, in collaborazione con l’avvocato legale della Camera, al fine di cooperare ulteriormente e supportare i suoi membri, ha organizzato, un webinar sulle condizioni per ottenere e rimborsare il prestito di istituti finanziari che si è svolto 20 Ottobre 2021,  alla presenza di Sig.ra Shahabi, la Segretaria Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, un legale di fiducia, il Dott. Gorji e numerose società membri e non membri che avevano una società o Joint Venture in Italia.

Questo webinar è iniziato con un discorso e le spiegazioni della Sig.ra Shahabi sullo scopo di tenere questo webinar ed invitare un avvocato alla camera, e in seguito, Dott. Gorji ha quindi spiegato sulle fonti e le condizioni per ottenere e rimborsare il prestito di istituti finanziari e poi ha specificato il tipo di azienda e le sue attività, e ha detto anche le società con sede in Italia, e di conseguenza le società italo-iraniane con joint venture, possono richiedere aiuti finanziari a tasso zero (0.5% per anno) all’organizzazione Simest e ricevere gratuitamente una parte del prestito.

 

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Lui ha affermato che la registrazione per la domanda di prestito sara’ iniziata alle ore 9:30 del 28 ottobre su www.simest.it e ha anche indicato le condizioni per l’invio della domanda di prestito.

All fine, è stata data la risposta alle domande di tutti i partecipanti, di altre società e l’incontro si è concluso dopo aver ringraziato per l’esauriente spiegazione dell’avvocato.

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La Presenza del Presidente della Camera di commercio alla Cerimonia della Settimana della Cucina Italiana

Su invito dell’Onorevole Ambasciatore d’Italia in Iran, Sua Eccellenza Giuseppe Perone, Cavaliere Ahmad Pourfallah, ha partecipato il 15 dicembre 2021 alla cerimonia della Settimana della Cucina Italiana presso l’ambasciata.

In questa cerimonia privata, il presidente della Camera ha tenuto un breve discorso in occasione di questo evento e, congratulandosi per la settimana del cibo all’amato popolo d’Italia, ha anche menzionato la cultura sociale e l’arte culinaria italiana.

Il testo del discorso è il seguente:

First of all, I would like to congratulate the food’s week to all the dear Italian and the people of the world.

Cooking in the Italy is not just about eating.

Food in the Italy is a cultural and social culture and one kind of art and comes from the old families.

Among the list of Favorite foods of the people in the world, there are at least the names of several Italian dishes.

In the Iran also, Pizza and the spaghetti, which are gifts from the Italy to the rest of the world, are more popular than other foreign foods such as hamburgers and steaks.

There are a huge factory in Iran with Italian line that produce pasta and spaghetti.

Any festival like this celebration and gathering.

As someone who loves the Italy and Italian very much, I am really happy to have participated in this celebration and gathering.

I would like to thank the Ambassador and his colleagues for holding this celebration.

It is good opportunity that say Marry Christmas and Happy New Year to our friends in Embassy and Consulate a few days before.

Thanks again,

Have a nice time.

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3Organizzare un evento socio

L’organizzazione di un evento socio-sportivo dedicato a camminare e piantare alberi a cura della Camera di Commercio Irano-Italiana

A seguito dell’epidemia di Covid-19 e dell’impossibilità di tenere incontri, e per il desiderio di incontrarsi dei membri, la Camera di Commercio Irano-Italiana ha deciso di organizzare un “evento della camminata  e piantare alberelli” nel complesso culturale e sportivo di Tochal il cui con il supporto e la sincera collaborazione dei funzionari di questo complesso, il Sig. Emdad, CEO e il Sig. Hosseini, Direttore delle vendite di Tochal, si è svolta questa cerimonia.

L’evento è stato presieduto da Cavaliere Pourfallah, il Presidente della Camera di commercio Irano-Italiana, e hanno partecipato più di 70 dirigenti del settore privato, imprese ed i giornalisti.

La cerimonia è iniziata il 9 ottobre 2021, alle 08:00, dal parcheggio del Complesso Culturale-Sportivo Tochal, con una passeggiata di gruppo, ed è proseguita fino al Bame Teheran, dove si è svolta la cerimonia.

Arrivando al Bame Teheran, il presidente della camera, insieme ai diversi membri, ha piantato un albero di frassino maggiore come simbolo dell’ amicizia della camera di commercio Irano-Italiana.

Dopo l’innaffiatura, è stata posta sull’albero una targhetta con l’incisione del nome dell’albero e il nome della camera di Commercio Irano- Italiana. Dopo aver piantato l’albero, i partecipanti hanno fatto il colazione, che è stato donato dalla societa’ Kaleh in bellissimi pacchetti contenenti vari prodotti, in un incontro amichevole e cordiale. Gli ospiti sono stati inoltre accolti con il caffè dell’azienda “Aram Ghafeh Noosh Parsian”, che erano partecipati alla cerimonia con il loro caffè, attrezzature e personale.

2Organizzare un evento socio

In seguito, al fine di creare intrattenimento e presentare i prodotti delle aziende partecipanti sono stati distribuiti a sorteggio i regali fatti da loro, Prodotti delle aziende Horand (altoparlante wireless Bluetooth) Dr. Abidi (vari tipi di detersivi, prodotti per l’igiene e la disinfezione) Ponte Milano (auricolare wireless Bluetooth) “Aram Ghafeh Noosh Parsian” (tipi di caffè) alle altre aziende presenti in questo evento. L’evento, seguito da giornalisti e fotografi dei quotidiani Asia News e di altre riviste, si è concluso alle 11:30 con una foto ricordo di gruppo e l’ingraziamento  dal presidente, dalla Segretaria Generale e dei colleghi della Camera di commercio Irano-Italiana.

1Organizzare un evento socio
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la parola di caporedattore -Il cibo e noi

Secondo i miti e leggende, Adamo fu espulso dal cielo per aver mangiato una mela.Con qualche riflessione, possiamo visualizzare il ruolo della nutrizione dal primo giorno della formazione dell’universo.

Oggi, mentre le nazioni si avvicinano al villaggio globale, il cibo non è più visto come una semplice fonte di energia per la sopravvivenza.

Il movimento quotidiano di milioni di persone in aree diverse e l’allontanamento dai loro abitudini originari, e l’inevitabilmente bere e mangiare i cibi diversi, hanno dato un altro significato al cibo. Dopo la lingua, il cibo può essere considerato un fattore importante nel rapporto tra nazioni e nazionalità. Il gusto, la composizione, il colore e l’odore del cibo in paesi diversi mostrano il gusto e l’arte degli esseri umani che vivono in paesi diversi ed è praticamente un buon fenomeno.

Con questo punto importante, ognuno di noi dovrebbe dare uno sguardo diverso a questo risultato unico da oggi  ed ognuno di noi, svolgendo il proprio ruolo nell’innalzare la qualità e il corretto consumo, per consentirlo non solo per noi stessi, per la nostra famiglia e per chi ci circonda, piuttosto, ogni volta che ci mettiamo un boccone in bocca, ricordiamo che milioni di persone affamate ovunque in questo mondo terreno, desiderose di un pasto caldo o di un bicchiere di acqua potabile, trascorrono il giorno e la notte ed a volte perdono la vita a causa della malnutrizione.

Il cibo è il bisogno umano più fondamentale per sopravvivere.

Gli esseri umani hanno bisogno di energia per respirare, muoversi, circolare ed eseguire il lavoro e le attività quotidiane. Le calorie sono l’unità di energia che gli esseri umani, a seconda della loro età, peso e tipo di attività, dovrebbero assorbire attraverso l’alimentazione.

Il cibo che mangiamo contiene circa 40 sostanze molto importanti chiamate nutrienti che devono raggiungere l’organismo quotidianamente.

 

La Parola di Caporedattore

Fino all’inizio del 19° secolo, il concetto di mangiare riempiva solo lo stomaco, la sensazione di fame costringeva gli esseri umani a mangiare ciò che vedevano a disposizione, indipendentemente dalla qualità e dalla quantità. L’urbanizzazione ha causato molti cambiamenti nei modelli di consumo e nutrizione. Secondo gli scritti storici, le prime comunità urbane emersero in Asia occidentale, Egitto e Grecia. Secondo una tradizione, l’Iran è stato il primo paese al mondo in cui i primi esseri umani vivevano nell’agricoltura, nella zootecnia, nella caccia e nella pesca per soddisfare i loro bisogni alimentari. Due grandi esperti nel mondo, il Sig. Arthur Keith e il Dott. Ernst Hertzfield, hanno dimostrato in un libro intitolato Industrie iraniane che l’agricoltura e la civiltà sono iniziate dall’altopiano iraniano come Shushtar, Daghan, Persepolis e Kashan Silk Hill. Ed è stato esteso ad altre regioni, e il testo di questa raccolta mostra che la storia dell’agricoltura iraniana risale a più di 6000 anni fa.

La storia greca afferma che per rafforzare l’anima non bisogna mai dimenticare il nutrimento del corpo, e molti pensatori affermano che mangiare è uno dei tre piaceri fondamentali della vita umana. Dal 1945, il 16 ottobre (24 Mehr) è stata designata “la Giornata mondiale dell’alimentazione” dalla “Food and Drug Administration” (FAO) e molti paesi hanno incluso una settimana dell’anno come settimana del cibo nel loro programma festivo nazionale. Il primo libro di cucina è stato pubblicato in Grecia nel II secolo d.C.   Nel 1917, negli Stati Uniti, fu fondata da un gruppo di nutrizionisti, la prima Associazione dei Nutrizionisti.  Oggi l’alimentazione non viene utilizzata solo come fonte di energia per l’organismo, ma anche nel trattamento di molte malattie fisiche e anche mentali, l’uso di meccanismi legati all’alimentazione al posto dei farmaci ha un ruolo fondamentale. I laureati in Dietetica dovrebbero utilizzare tutte le loro informazioni e conoscenze per aiutare a stabilire e mantenere la salute umana.

Il termine terapia dietetica (Diet-therapy)è usato non solo per i pazienti ma anche per le persone sane. Non dimentichiamo che le esportazioni e le importazioni di cibo rappresentano un volume significativo di interazioni economiche globali e ogni nazione si sforza di fare una quota maggiore di questo vasto tavolo globale. Il grande Paese, l’Iran, pur avendo una varietà di climi e background legati a prodotti e alimenti per vari motivi (che non possono essere discussi in questo articolo), purtroppo non ha potuto essere così attivo come previsto.

 

Ahmad Pourfallah

Il Presidente della Camera di Commercio Irano- Italiana