Quando arrivano i datteri in Iran e che ruolo hanno nell’economia locale?

Quando arrivano i datteri in Iran e che ruolo hanno nell’economia locale?

I datteri hanno una storia molto antica, sono citati anche nel Corano, e sono stati un vero e proprio alimento base per le persone che non avevano da mangiare, una specie di pasto completo. Per produzione di datteri l’Iran è il secondo Paese al mondo dopo l’Egitto: parliamo di oltre 1 milione di tonnellate di datteri all’anno, che è una cifra molto alta. La cosa strana è che il 90% dei datteri prodotti in Iran è consumato internamente, ed è per questo che il dattero iraniano non è molto conosciuto a livello internazionale. Inoltre l’Iran è un Paese molto legato alle sue tradizioni culinarie: ad esempio si beve moltissimo tè (come in Italia si beve il caffè), che si dolcifica con una zolletta di zucchero o con lo stesso dattero, perché è uno zucchero naturale, che viene anche assimilato dal nostro corpo molto facilmente, senza creare i problemi degli zuccheri raffinati.

Quando arrivano i datteri in Iran e che ruolo hanno nell’economia locale?

I datteri vengono prodotti in moltissime zone dell’Iran, che però non hanno grandi giacimenti d’acqua. La caratteristica principale di Bam invece è che è una città in cui d’estate si raggiungono sì altissime temperature, ma sotto la terra c’è una ricchissima falda acquifera a cui le piante possono accedere. Per questo i datteri di Bam risultano molto pastosi, sono molto diversi dai datteri del Nord Africa, la buccia è molto più sottile, si sciolgono quasi in bocca. Noi cerchiamo sempre di selezionare la qualità più alta di datteri, che cresce nello strato intermedio della pianta, che non prende direttamente il sole, solo ma il calore.

A Bam vivevano molti coltivatori: a causa del terremoto molte famiglie sono state distrutte e i terreni sono rimasti senza proprietari. Altre persone si sono trasferite in altre città più grandi, per cui la zona si è svuotata ed è calata la produzione. Ma Bam ha anche altri problemi: il primo è il riscaldamento globale. E’ vero che il dattero resiste alle alte temperature, ma sempre entro certi limiti. Purtroppo negli ultimi anni il caldo sta aumentando e sta rovinando le colture. C’è poi un secondo problema: i produttori, per accontentare la grandissima richiesta (anche in vista delle esportazioni), stanno producendo molto di più, ma la quantità di acqua è sempre la stessa e di conseguenza ogni albero ha a disposizione meno acqua. Per innaffiare le palme bisogna ricorrere ad altra acqua, perciò i costi di produzione inevitabilmente salgono.

Quando arrivano i datteri in Iran e che ruolo hanno nell’economia locale?

un albero di palma ci mette 80 anni prima di avere una produzione consistente, ma adesso grazie ad alcuni processi e alla tecnologia agronomica questo tempo si è dimezzato (anche se parliamo di minimo 30 anni).

Un consiglio che do io è di sostituire lo zucchero con i nostri datteri. Il dattero tunisino o egiziano non si può mangiare per dolcificare un caffè o un tè, invece i datteri iraniani sono più piccoli, sono morbidi quasi cremosi. Per assaporarli basta metterne in bocca uno, bere un sorso di tè, cominciare a mangiare il dattero e bere nuovamente.

I datteri  crescono nella parte meridionale dell’Iran come Bam, Jiroft, Saravan, Iranshahr e così via. È l’unico tipo fresco tra tutte le varietà di datteri iraniani mentre le sue dimensioni medie (da 2,5 a 4,5 cm), la pelle scura, la morbidezza e la dolcezza lo hanno reso così unico. Questo tipo specifico di dattero ha molti fatti nutrizionali benefici come:

Una ricca fonte di energia in termini di livello calorico, buona per allenatori e atleti.

Contiene zucchero naturale, quindi è ottimo anche per i diabetici.

Vitamine importanti come vitamina C, vitamina B1, B2, B5, B6, ecc.

Componenti minerali necessari come ferro, calcio, sodio, fosforo, ecc.

Il tempo di raccolta per le nuove date iraniane di Pamir Mazafati inizia da agosto e dura fino ai primi di novembre, mentre è stato sottoposto a troppi esami di salute e condizioni di cura secondo la procedura organica. Essendo un frutto naturale fresco, la condizione più adatta per conservare le date fresche di Mazafati è la temperatura ambiente [5, 20] ° C per un periodo di consumo a breve termine, pertanto è possibile conservarla in sicurezza per un massimo di 1 anno nel frigorifero per un lungo periodo periodo di consumo. Potrebbe essere la scelta più sana e deliziosa come un appuntamento fresco per il tuo caffè o l’ora del tè.

 

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ZAFFERANO IRANIANO: GUSTI PREZIOSI VI PORTA QUESTO GRANDE TESORO.

ZAFFERANO IRANIANO: GUSTI PREZIOSI VI PORTA QUESTO GRANDE TESORO

Parliamo di zafferano iraniano, quello di maggior pregio. Un’eccellenza che Gusti Preziosi è orgogliosa di distribuire in Italia a tutti gli artigiani del gusto e ai ristoratori più esigenti. Un ingrediente molto versatile, che fa la differenza in una grande quantità di preparazioni gastronomiche e di nuovi prodotti alimentari. Scopriamo insieme le sue caratteristiche!

DALLA PIANTA FINO A VOI: IL NOSTRO ZAFFERANO IRANIANO ALL RED NEGIN

Lo Zafferano è la spezia più pregiata al mondo. Si ottiene da una meravigliosa pianta della famiglia delle Iridacee, detta Crocus Sativus. Il fiore di questa specie botanica nasce da un bulbo da cui si sviluppa una caratteristica corolla trilobata dal colore violaceo. Dagli stimmi del fiore si realizza lo zafferano! Gusti Preziosi distribuisce in Italia lo zafferano iraniano più pregiato: quello della qualità All Red Negin. Vediamo insieme quali condizioni favoriscono il suo sviluppo.

IN IRAN CI SONO LE CONDIZIONI PERFETTE PER UNO ZAFFERANO D’ECCELLENZA

Perché la pianta possa crescere nel migliore dei modi, occorre che nasca in un terreno secco, calcareo e aerato. Queste caratteristiche si trovano soprattutto nella regione sud del Khorassan, in Iran. È proprio qui che nasce lo zafferano di qualità superiore All Red Negin che Gusti Preziosi distribuisce in Italia. Questa tipologia di zafferano iraniano deve le sue caratteristiche anche alla particolarità del bulbo, dove i tre fili dei pistilli si uniscono intrecciandosi. Per coltivare questa qualità superiore occorre una cura particolare nell’irrigazione del terreno ed una speciale concimazione organica naturale. Non solo. Il metodo di taglio ed essiccatura del pistillo consente di avere uno zafferano anche di grande volume e di notevole bellezza.

ZAFFERANO IRANIANO: UN CONCENTRATO DI ANTIOSSIDANTI E VITAMINE

I principi attivi del nostro zafferano derivano dalla quantità di crocina (potere colorante), dal safranale (profumazione) e dalla picrocrocina (aroma), sostanze che fanno parte della famiglia dei carotenoidi. Sono gli antiossidanti naturali per eccellenza, diffusi in vari alimenti vegetali ma mai in una concentrazione così elevata come nel caso dello zafferano iraniano di qualità All Red Negin, Si calcola che, a parità di peso, sia mille volte superiore rispetto alle carote! Gli antiossidanti sono indispensabili al corpo umano per proteggersi dall’invecchiamento, perché aiutano a combattere l’azione dei radicali liberi, le sostanze tossiche create nel nostro organismo. Il nostro zafferano contiene anche altri elementi utili al nostro organismo come le vitamine B1 e B2 e molti aromi naturali.

UN VALORE AGGIUNTO PER MOLTISSIME PREPARAZIONI ALIMENTARI

Lo zafferano iraniano All Red Negin ha due caratteristiche che lo rendono perfetto per dare “quel qualcosa in più” a ogni preparazione alimentare. Per prima cosa, ha un aroma molto concentrato e poi ha una potenza colorante impareggiabile. C’è di più! Lo zafferano che Gusti Preziosi distribuisce ai professionisti del comparto alimentare, è un prodotto totalmente naturale coltivato senza ricorrere all’utilizzo di alcun fertilizzante, pesticida o sostanza chimica. In cucina è l’ingrediente migliore per arricchire di gusto riso, pasta, carni, pesce, torte… E tutto ciò che la fantasia e la maestria degli artigiani del gusto possono prevedere.

ZAFFERANO IRANIANO: GUSTI PREZIOSI VI PORTA QUESTO GRANDE TESORO.

GUSTI PREZIOSI: IL VOSTRO FORNITORE DI FIDUCIA!

Se state cercando uno zafferano con caratteristiche superiori, non esitate a contattare Gusti Preziosi. Siamo un’azienda tutta Italiana che distribuisce alcuni tra i migliori prodotti provenienti dall’oriente! I nostri tesori alimentari sono corredati di certificazioni e di analisi che ne comprovano l’altissima qualità. Una garanzia per tutti.

Perché lo zafferano iraniano è uno dei migliori al mondo?

 Sappiamo tutti che lo zafferano iraniano è una delle migliori varietà di zafferano al mondo. In questo articolo vogliamo presentarti i tipi di dessert e spuntino allo zafferano realizzati con lo zafferano iraniano. Segui il testo per conoscere questi deliziosi e unici dessert di zafferano iraniano. Prima di addentrarci nei bevande e nei dessert allo zafferano, facciamo prima conoscere di come piantare questa pianta bella e aromatico.

Khorasan, un centro iraniano di produzione dello zafferano

Centro di produzione dello zafferano iraniano si trova nella città di Mashhad, nella provincia di Khorasan. Zafferano per crescere ha bisogno di climi subtropicali e aree con inverni miti ed estati calde. Poiché diverse città della provincia di Khorasan come Mashhad, Birjand e Ghaen hanno un clima adeguato alla crescita di questa pianta, così la provincia di Khorasan è conosciuta come la capitale dello zafferano in Iran. Inoltre, quando le persone vanno a visitare il santuario dell’ Imam Reza, il primo souvenir che viene in loro mente per portare ai loro cari è lo zafferano di alta qualità in Mashhad. Altri souvenir realizzati dallo zafferano includono: Dolci di tè allo zafferano, gustose Nabat di zafferano, spuntini allo zafferano e altro ancora.

ZAFFERANO IRANIANO: GUSTI PREZIOSI VI PORTA QUESTO GRANDE TESORO.

Presentazione dello zafferano iraniano ai turisti che non hanno ancora familiarità con il profumo di questa pianta unica

Se sei un turista e turista in Iran e desideri gustare il miglior cibo e bevande iraniane per conoscere la cultura e le abitudini alimentari iraniane, ti consigliamo di gustare anche bevande allo zafferano. Mangia dessert e spuntini allo zafferano e divertiti, perché in nessun’altra parte del mondo troverai dessert con questo speciale sapore di zafferano, dopo che sei stato in Iran e ti sei goduto la varietà di dessert e cibi e ti sono piaciuti potete comprare lo zafferano di Khorasan puro come souvenir per i vostro cari.

Presentazione di bevande e dessert a base di zafferano iraniano

Ci sono molti dessert diversi a base di zafferano; tuttavia, le donne iraniane sono molto appassionate e cercano di usare il colore dello zafferano o il suo sapore, profumo e aroma meravigliosa nella maggior parte dei cibi, dessert e bevande. Un altro motivo per cui molti iraniani usano lo zafferano in una varietà di cibi e dessert è a causa delle proprietà edificanti di questa pianta. Quando noi iraniani siamo stressati o abbiamo una giornata stressante, usiamo il tè allo zafferano preparato con Nabat per rafforzare i nostri nervi. Lo zafferano è allergico solo ad alcuni casi (ad esempio madri in gravidanza) e, ovviamente, dipende dal tuo temperamento: è improbabile che assaggerai il gusto dello zafferano iraniano nei dessert iraniani, ma potrebbe non piacerti. Uno dei famosi dessert allo zafferano è il dessert Panakota, fatto con latte, zucchero, panna, acqua di rose, gelatina e zafferano iraniano e zafferano è la prima parola in questo dessert e senza il sapore di zafferano, questo dessert non sarà molto piacevole.

Presentazione dei famosi marchi di zafferano iraniani

“Almas” è uno dei famosi marchi di zafferano in Iran che ha esportato negli Stati Uniti e nei paesi dell’UE oltre alla produzione nazionale. Oltre a Diamond, ci sono altri famosi marchi di zafferano in Iran che, se vuoi prendere il tipo migliore e più sofisticato di zafferano iraniano, vai a questi marchi famosi e nomi famosi, tra cui questi marchi sono “Sargol” e “Negin” di Qaenat.

“Oro verde”, parte la raccolta in Iran

“Oro verde”, parte la raccolta in Iran

Negli ultimi giorni d’agosto sono iniziate le operazioni di raccolta del pistacchio in Iran, principale competitor mondiale dello stato della California (Usa) con una quota di mercato superiore al 50%.

Il settore iraniano prevede, secondo le stime dell’associazione Ipa (Iran Pistachio Association), pubblicate dall’agenzia giornalistica Irna (Islamic Republic News Agency), una produzione totale di 235mila tonnellate, in crescita del 38% rispetto alle 170mila tonnellate dell’annata precedente.

Per quanto riguarda l’export, quest’anno il Paese mediorientale dovrebbe incrementare le spedizioni dell’11% a 150mila tonnellate. E se l’anno scorso il fatturato all’esportazione è aumentato del 3% a 1,2 miliardi di dollari, per la nuova campagna è attesa invece una crescita del 25% a 1,5 miliardi a fronte dell’incremento produttivo.Nei quattro mesi compresi tra il 21 marzo (data d’inizio del nuovo anno fiscale iraniano) e il 22 luglio 2017, l’esportazione di pistacchi ha generato un valore pari a 173,7 milioni di dollari con quasi 17mila tonnellate spedite. Cinquantasei i Paesi raggiunti, tra cui Stati Uniti d’America, Ucraina, Emirati Arabi Uniti, Italia, Bahrein, Brasile, Bulgaria, Turchia, Canada, Canada, Qatar, Svizzera, Francia, Polonia, Svezia, Malesia, Vietnam, Paesi Bassi, Tailandia, Giappone, Romania e Hong Kong. 

In Iran vi sono 90 diverse tipologie di pistacchio. Le più famose sono quelle che seguono; il pistacchio Ohadi’ o Fandoghì, col nome commerciale “Round”, poi abbiamo il pistacchio Akbarì, col nome commerciale di “Super Long”, il pistacchio Kalle’ Ghuci’, dal nome commerciale “Jumbo”, ed il pistacchio Ahmad Aghaeì, conosciuto nel bazaar col nome “Long”.

Le zone di produzione più importanti di pistacchio in Iran sono le regioni di Kerman, Yazd, Khorassan meridionale e centrale, Fars, Semnan, Sistan e Beluchistan, Isfahan, Ghazvin e Teheran.

Sono davvero incredibili le caratteristiche nutritive di questo delizioso alimento; è formato per l’83% da lipidi, per il 12% da proteine e per il 5% da carboidrati. E’ ricco di Calcio, Ferro, Fosforo, Magnesio e Potassio e contiene le vitamine A, B1, B2, B3, C ed E. Rafforza la memoria e le capacità intellettive, e’ un rilassante del sistema nervosa, rafforza il sistema digestivo, riduce il colesterolo nocivo, regola il funzionamento del cuore, rafforza la vista e offre soprattutto all’apparato digestive alcuni composti utili per il suo corretto funzionamento.

Secondo gli studi dei ricercatori, il consumo del pistacchio riduce lo stress negli ammalati di diabete e soprattutto, dona una vitalità senza eguali alla pelle, per via della vitamina E che contiene; protegge contro i raggi ultravioletti e per coloro che tengono alla loro pelle, viene prescritto il consumo giornaliero del pistacchio.

I clienti del pistacchio iraniano sono decine di nazioni in tutto il mondo; i più importanti acquirenti sono Germania, Spagna, Italia, Svezia, Giappone, Russia, Emirati, Turchia, Kazakistan, Tunisia, Canada, Cile e Brasile.

In molti Paesi produttori di pistacchio, per via dell’altissima qualita’ del prodotto iraniano, di solito si acquista il pistacchio dell’Iran e lo si mescola a quello proprio per poter offrire nel mercato un prodotto che appaia buono; negli Stati Uniti, invece, e’ di due o tre volte il prezzo autentico l’ammontare dei dazi sul pistacchio iraniano, misura riuscita finora a far sopravvivere i produttori americani.

Per quanto riguarda il valore delle esportazioni di pistacchio iraniane, secondo la dichiarazione del mese di febbraio 2017 dell’agenzia Fars, negli ultimi 10 mesi esso ha raggiunto la quota di 821 milioni di dollari; un dato che rivela l’aumento del 38% rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.

“Oro verde”, parte la raccolta in Iran

Nasce la Borsa del pistachio

L’Iran ha annunciato che l’11 Febbraio inaugurera’ la prima “Borsa del Pistacchio” del mondo nella capitale Teheran, con lo scopo di riaffermare il proprio dominio nel mercato internazionale del nutriente alimento.

Lo informa il quotidiano Hamshahri, giornale del comune di Teheran, che cita come fonte il presidente della commissione economia del Parlamento, Mohammad Reza Pour Ebrahimi Davarani che ha aggiunto: “Fino al 2011 l’Iran era il piu’ grande produttore ed esportatore di pistacchio al mondo; dal 2012 questo primato e’ passato agli Stati Uniti ed oggi esistono dati discordanti; in ogni caso, l’Iran vuole riprendersi questo primato”.Teheran sceglie infatti una data significativa per l’apertura della Borsa del Pistacchio; l’11 Febbraio, ovvero l’anniversario (il 38esimo) della vittoria della rivoluzione islamica; la battaglia tra Iran e Stati Uniti, evidentemente, non si combatte solo a livello politico e diplomatico ma in realta’ anche nella vendita della “bacca dei persiani”, cosi’ chiamata perche’ frutto prediletto della tribu’ di Ciro il grande, fondatore dell’impero Achemenide nel 551 a.C.

ORO VERDE, SIA NEL MERCATO CHE PER LA SALUTE

Negli ultimi 10 mesi, riferiscono le dogane iraniane, Teheran e’ riuscita ad esportare pistacchio per un valore di 840 milioni di dollari; un dato che equivale a un incremento del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo Hamed Soltanifar, governatore della Borsa di Teheran, le parole d’ordine in questi mesi di lavoro precedenti all’apertura della borsa sono stati il rispetto degli standard qualitativi, il rafforzamento dei brand e del “Made in Iran” ed il sostegno ai produttori; la “Borsa del Pistacchio”, dice Soltanifar, “sara’ il centro indiscusso del mercato internazionale dell’oro verde”. Nel 2015, anche il comune siciliano di Bronte, ha firmato un gemellaggio con la citta’ di Damghan, polo iraniano di produzione del pistacchio; l’Iran ed il comune etneo hanno in programma collaborazioni a livello industriale per sfruttare al meglio le ottime relazioni Teheran-Roma nel mercato del pistacchio.

MEDICINA DEI PERSIANI. IN IRAN SONO 90 LE QUALITA’

L’alimento, presente gia’ nel libro della Genesi e nei trattati di medicina persiana di Avicenna, e’ ricco di Calcio, Ferro, Fosforo, Magnesio e Potassio e contiene le vitamine A, B1, B2, B3, C ed E. Rafforza la memoria e le capacita’ intellettive, e’ un rilassante del sistema nervoso, agevola la digestione, riduce il colesterolo nocivo, regola il funzionamento del cuore, rafforza la vista e secondo le ultime scoperte, riduce lo stress negli ammalati di diabete ed e’ un toccasana per la pelle in virtu’ della vitamina E che contiene. In Iran ne esistono 90 varianti tra le quali le piu’ famose sono le Ohadi’ o Fandoghi’ (nome commerciale “Round”), le Akbari’ (nome commerciale “Super Long”), le Kalle’ Ghuci’ (nome commerciale “Jumbo”) e l’Ahmad Aghaei’ (nome commerciale “Long”).

Quale futuro per il pistacchio iraniano?

Per sostenere la leadership nel business dell’oro verde, l’Iran dovrà quindi muoversi su due binari. Da una parte, Teheran dovrà coltivare i rapporti commerciali con tutti quei paesi che sono disposti a importare pistacchio dall’Iran nonostante le complessità generate dalle politiche sanzionatorie USA, mantenendo un particolare occhio di riguardo nei confronti delle possibili opportunità che si potrebbero sviluppare con la Cina. Dall’altra, l’Iran ha urgente bisogno di assicurare la sostenibilità ambientale della propria produzione di pistacchio tramite la creazione di un sistema di incentivi finanziari che incoraggino la conservazione delle risorse idriche e un decisivo aumento di investimenti per la diffusione capillare di tecniche di micro-irrigazione localizzata e di riciclo dell’acqua che permetterebbero di minimizzare severamente gli impatti delle coltivazioni di pistacchio sulle falde acquifere del paese.

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Cibo

Cibo

Una delegazione composta da produttori, uomini d’affari e attivisti economici è stata inviata a Milano per tenere un incontro d’affari con le sue controparti italiane dalla Camera Iran-Italia, guidata da Cavaliere Ahmad Pourfallah, il presidente della camera di commercio Irano Italiana, dal 26th  al 29th  Nov. 2019.

La camera di commercio Irano Italiana, ha inviato una grande delegazione economica composta dai direttori di aziende legate ai settori tessile, cuoio, pasta, cibo, prodotti petrolchimici, miniere, caffè, produttori di bicchieri, edifici ed elettricità, sotto la supervisione di Cavaliere Ahmad Pourfallah con la presenza di alcuni capi di camere provinciali e alcuni dirigenti di aziende di spicco e rispettabili, per incontrarsi con i suoi omologhi dal 26 al 29 novembre 2019.

Giovedì 28th Nov., un seminario congiunto  e’ tenuto con la presenza dell’Ambasciatore e del Console Generale dell’Iran in Italia, del Presidente e del Segretario Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, del Segretario Generale della Camera di commercio Italo-Iraniana a Roma, importanti attivisti economici iraniani e italiani, avvocati e consulenti finanziari.

L’incontro è stato iniziato con un discorso della sig.ra Shahabi, la Segretaria Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, e una spiegazione dello scopo della presenza della delegazione in Italia e dell’introduzione dei relatori.

Nel seguente, Cavaliere Ahmad Pourfallah, ha espresso il suo soddisfazione per la presenza di uomini d’affari italiani e ringraziando i fornitori di questa opportunità, ha dichiarato:

La Camera di commercio Irano-Italiana è la più antica e grande camera comune con un omologo in paese europeo che  attualmente possiede oltre 5.000 dei membri registrati e durante questi anni di lavoro,  con l’aiuto della Camera di commercio italo-iraniana a Roma, nel corso degli anni,   siamo riusciti ad aumentare il livello degli interscambi tra i due paesi e risolvere i problem economici degli attivisti

 

Cavaliere Ahmad Pourfallah ha affermato che gli alti record ottenuti, specialmente negli anni delle sanzioni, mostrano l’interesse degli attivisti economici nel mantenere e espandere l’interscambio economico tra l’Iran e l’Italia e ha aggiunto: Non c’è dubbio che le sanzioni hanno influenzato il corso dell’attività economica e ha ridotto il record degli anni non così lontani in cui l’Italia è stata il nostro primo partner commerciale in Europa.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

Tuttavia, siamo fiduciosi che queste restrizioni saranno revocate in futuro e che il volume delle attività industriali dei due paesi e i precedenti record saranno rinnovati.

Cavaliere Ahmad Pourfallah ha dichiarato “Noi siamo qui per mantenere in vita i nostri compromessi fino a quando la situazione non tornerà alla normalità.

Crediamo fortemente che la Camera di commercio Iran-Italia, con il sostegno e la cooperazione della Camera di commercio italo-iraniana e della Camera di commercio d’Iran farà il suo meglio per ridurre al minimo i problemi degli attivisti economici tra I due paesi per poter attraversare questi momenti difficili.

Alla fine del suo discorso, Cavaliere Pourfallah ha invitato tutti gli uomini d’affari, attivisti economici ed anche  funzionari della Camera di commercio italo-iraniana a tenere il prossimo incontro di attivisti economici iraniano-italiani a Teheran all’inizio del 2020, ospitato da uomini d’affari iraniani e dal consiglio d’amministrazione della Camera di Commercio Irano-Italiana.

A seguito dell’incontro, Dr. Bayat, l’Ambasciatore d’Iran a Roma, riferendosi al passato storico ed i forti legami tra l’Iran e l’Italia e il sostegno dei funzionari commerciali tra i due paesi, ha sottolineato la necessità di aumentare l’attività del settore privato in questi paesi e la piena disponibilità dell’ambasciata iraniana a Roma a fornire assistenza e supporto completi agli uomini d’affari iraniani e italiani.

Bayat ha dichiarato: dopo la firma dell’accordo JCPOA, che è stato molto ben accolto dalle società italiane, il volume dell’interscambio tra l’Iran e l’Italia ha raggiunto una cifra significativa, tanto che negli anni 2017, 2018, l’Italia è stata il primo partner commerciale dell’Iran.

“Dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti da JCPOA e l’imposizione di pressioni, sfortunatamente, il volume degli scambi tra l’Iran e l’Italia è diminuito in una certa misura”.

 

Tuttavia, il commercio non si è fermato completamente e stiamo ancora assistendo al continuo interesse di una parte della comunità imprenditoriale italiana a cooperare con le loro controparti iraniane a causa dei vantaggi del mercato iraniano.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

Alla fine ambasciatore d’Iran in Italia, ha sottolineando la necessità di diversificare il commercio dei beni e servizi che possono essere scambiati tra i due paesi, e ha dichiarato: “L’Unione Europea ha cercato di creare modi di scambio commerciale attraverso Instex, e speriamo  che sarà implementato presto nonstante il risultato finale non sia stato ancora raggiunto.

Inoltre, i paesi dovrebbero cercare autonomamente di creare altre soluzioni che anche l’ambasciata iraniana a Roma ha preso provvedimenti simili.

Dr. Bayat ha inoltre sottolineato l’importanza del ruolo degli uomini d’affari nel settore privato in Iran e in Italia nell’adottare strategie innovative e affidabili al fine di rimuovere gli ostacoli e migliorare il livello delle relazioni commerciali tra i due paesi nella situazione attuale.

Inoltre, il Dr. Solat, Console Generale dell’Iran a Milano, che ha partecipato al seminario, ha descritto l’incontro come un’opportunità per gli uomini d’affari dei due paesi. ha espresso la speranza che i colloqui commerciali bilaterali tra le società avranno successo e creino accordi e vantaggi reciproci per loro.

Successivamente, Dr, Dagata, il Segretario Generale della Camera Italo-Iraniana a Roma, ha anche sottolineato che le relazioni bilaterali tra Iran e Italia e’ basata su una realta’ che riguarderebbe una civilta’ millenarian che connette i nostril paesi, lui ha detto che e’ necessario che questi due paesi mantengano e sviluppino relazioni commerciali tra loro e siano in grado di mantenere le loro relazioni nonostante le severe sanzioni imposte e devono continuare le loro attività economiche in modo che possiamo vedere più prosperità di queste relazioni dopo la revoca delle sanzioni.

 

Dopo i discorsi, l’introduzione delle compagnie Iraniane e  quelle italiane era all’ordine da parte della Segretaria Generale della Camera di Commercio Irano-Italiana.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

A ciò sono seguiti i negoziati da B a B coordinati dalla Camera di commercio Irano –Italiana e Camera di commercio Italo-Iraniana e 25 società iraniane hanno negoziato con più di 40 società delle loro controparti italiane.

Il seminario, iniziato alle 09:00 del mattino, si è concluso alle 14:00 con la fine degli incontri da B a B tra la parte iraniana e quella italiana. In questo seminario, anche i funzionari delle due camere comuni hanno discusso e scambiato opinioni su questioni tra i due paesi.

Mohsen Khalili, La leggenda dell'industria Iraniana

Mohsen Khalili, La leggenda dell’industria Iraniana

Mohsen Khalili Iraqi “La leggenda dell’industria iraniana” e un uomo rispettato e onorato da tutti per 60 anni di imprenditorialità e gestione.  Lui e’ stato sempre uno dei membri più attivi dei membri del Consiglio dei Rappresentanti della camera di commercio di Teheran e il fondatore della Butan Societa’, la leggenda dell’industria iraniana.

Mohsen Khalili ha continuato la sua istruzione primaria presso la Shahpour Tajrish School e la sua istruzione secondaria presso Iranshahr e Alborz High Schools. Entrò nell’Università di Teheran nel 1328 e studiò elettromeccanica alla Facoltà d’ingegneria.

L’istruzione di Khalili ha coinciso con gravi sviluppi nel paese. Come molti suoi contemporanei, non ha evitato la politica e ha combattuto per le sue aspirazioni idealistiche, diventando così membro dell’Associazione Islamica dell’Università di Teheran.

Dopo la laurea, ha accompagnato Suo padre, Mahmoud Khalili, uno dei più famosi industriali e fondatore della nuova elettricità del Paese per un viaggio di studio in Europa e negli Stati Uniti.

L’anno successivo, dopo essere tornato in Iran, registrò la Butan Co. con suo padre e suo fratello e nel 1333 produssero la prima generazione di prodotti a gas.

Mohsen Khalili, La leggenda dell'industria Iraniana

Fondazione di Butan

Nel 1943, suo padre, Mahmoud Khalili, gli chiese se era disposto a lavorare con lui sull’uso del gas naturale liquefatto dalla raffinazione del petrolio, Mohsen Khalili ha accettato e il lavoro è iniziato, All’istituzione di una fabbrica di cemento nel Khuzestan, suo padre aveva visto che i gas della raffineria stavano bruciando ed è per questo che ha fatto questa proposta.

Durante i suoi studi, Mohsen Khalili ha visitato la raffineria di Abadan come studioso e ne è venuto a conoscenza. Il Butan è stato fondato con la partecipazione di un partner nel 7 Agosto 1943 e il padre e il figlio si sono recati in Europa e negli Stati Uniti per ricercare e ordinare le attrezzature di base necessarie per utilizzare il gas di petrolio liquefatto per uso domestico e industriale e ulteriori studi. Hanno iniziato a distribuire e consumare gas di petrolio liquefatto.

Mohsen Khalili ha dedicato la maggior parte delle sue attività allo sviluppo e al rafforzamento delle istituzioni sindacali e industriali. Prima della rivoluzione, nel giugno 1968, ha formato il Sindacato delle società di distribuzione del gas in collaborazione con altre tre società, che ora funziona come l’Associazione dei datori di lavoro della distribuzione di gas liquefatto dell’Iran.

Khalili afferma di aver cercato di diffondere la cultura industriale e che lo strumento appropriato per questo era imparare dagli artigiani del paese. Ho creduto che si possa utilizzare la saggezza collettiva per risolvere i problemi economici e industriali del paese.

Lui dice che siccome il percorso verso l’industrializzazione non è stato facile, durante le mie attività industriali ho scelto l’organizzazione e l’uso della saggezza collettiva e dell’interazione con il governo, e ho capito che la saggezza collettiva poteva rafforzare la comprensione, l’empatia e la cooperazione del settore privato con il governo.

Mohsen Khalili, La leggenda dell'industria Iraniana

Poco dopo, nel 1973, è diventato membro di Elettrodomestici ed è diventato membro del suo consiglio di amministrazione, che ora opera come Elettrodomestici Associazione d’ Iran.

 

Dopo la rivoluzione del 1978 in Iran, mentre la questione della confisca delle grandi società industriali era alta, Mohsen Khalili e un gruppo di 15 industriali fondarono l’Associazione dei direttori industriali nel marzo 1980 per ridurre i danni della nazionalizzazione preservando i beni nazionali del settore privato e per dare speranza alle unità di produzione industriale per cercare di mantenere e sopravvivere.

L’Associazione Industriali dei funzionari è una delle prime organizzazioni industriali dopo la rivoluzione che è stata in grado di studiare la situazione dell’industria del paese con la collaborazione di esperti economici e industriali e di agire come braccio consultivo del governo e ora continua la sua attività con più di 2500 membri, questa organizzazione industriale è stata in grado di preparare più di 80.000 pagine di lavoro di esperti e di fornirle al governo e ad altre istituzioni bisognose.

Dopo la  rivoluzione, Ing. Khalili è stato un membro attivo della Camera di commercio d’Iran negli anni successivi, ma anche ha continuato a perseguire un’organizzazione che riuniva gli organizzazioni e associazioni industriali sotto un unico ombrello.

Mohsen Khalili, La leggenda dell'industria Iraniana

I suoi sforzi hanno portato la Confederazione iraniana dell’industria ad iniziare ufficialmente le sue attività nel settembre 2001 con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare il settore privato e rafforzare l’organizzazionismo e la partecipazione al processo decisionale a livello macro.

L’organizzazione, che ha iniziato la sua attivita’ con più di 70 organizzazioni industriali e di produzione, adesso  ha più di 100 membri.

Oltre a cercare di rafforzare e sviluppare le organizzazioni industriali, Mohsen Khalili ha anche partecipato ad attività sociali, lui e’ uno dei fondatori e il membro del consiglio di fondazione dell’ente di beneficenza per la protezione dei bambini malati di cancro, abbreviato in Mahak, che e’ stato attivo dal 1991.

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La Citta’ Gorgan

La Citta’ Gorgan

Una delegazione composta da produttori, uomini d’affari e attivisti economici è stata inviata a Milano per tenere un incontro d’affari con le sue controparti italiane dalla Camera Iran-Italia, guidata da Cavaliere Ahmad Pourfallah, il presidente della camera di commercio Irano Italiana, dal 26th  al 29th  Nov. 2019.

La camera di commercio Irano Italiana, ha inviato una grande delegazione economica composta dai direttori di aziende legate ai settori tessile, cuoio, pasta, cibo, prodotti petrolchimici, miniere, caffè, produttori di bicchieri, edifici ed elettricità, sotto la supervisione di Cavaliere Ahmad Pourfallah con la presenza di alcuni capi di camere provinciali e alcuni dirigenti di aziende di spicco e rispettabili, per incontrarsi con i suoi omologhi dal 26 al 29 novembre 2019.

Giovedì 28th Nov., un seminario congiunto  e’ tenuto con la presenza dell’Ambasciatore e del Console Generale dell’Iran in Italia, del Presidente e del Segretario Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, del Segretario Generale della Camera di commercio Italo-Iraniana a Roma, importanti attivisti economici iraniani e italiani, avvocati e consulenti finanziari.

L’incontro è stato iniziato con un discorso della sig.ra Shahabi, la Segretaria Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, e una spiegazione dello scopo della presenza della delegazione in Italia e dell’introduzione dei relatori.

Nel seguente, Cavaliere Ahmad Pourfallah, ha espresso il suo soddisfazione per la presenza di uomini d’affari italiani e ringraziando i fornitori di questa opportunità, ha dichiarato:

La Camera di commercio Irano-Italiana è la più antica e grande camera comune con un omologo in paese europeo che  attualmente possiede oltre 5.000 dei membri registrati e durante questi anni di lavoro,  con l’aiuto della Camera di commercio italo-iraniana a Roma, nel corso degli anni,   siamo riusciti ad aumentare il livello degli interscambi tra i due paesi e risolvere i problem economici degli attivisti

 

Cavaliere Ahmad Pourfallah ha affermato che gli alti record ottenuti, specialmente negli anni delle sanzioni, mostrano l’interesse degli attivisti economici nel mantenere e espandere l’interscambio economico tra l’Iran e l’Italia e ha aggiunto: Non c’è dubbio che le sanzioni hanno influenzato il corso dell’attività economica e ha ridotto il record degli anni non così lontani in cui l’Italia è stata il nostro primo partner commerciale in Europa.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

Tuttavia, siamo fiduciosi che queste restrizioni saranno revocate in futuro e che il volume delle attività industriali dei due paesi e i precedenti record saranno rinnovati.

Cavaliere Ahmad Pourfallah ha dichiarato “Noi siamo qui per mantenere in vita i nostri compromessi fino a quando la situazione non tornerà alla normalità.

Crediamo fortemente che la Camera di commercio Iran-Italia, con il sostegno e la cooperazione della Camera di commercio italo-iraniana e della Camera di commercio d’Iran farà il suo meglio per ridurre al minimo i problemi degli attivisti economici tra I due paesi per poter attraversare questi momenti difficili.

Alla fine del suo discorso, Cavaliere Pourfallah ha invitato tutti gli uomini d’affari, attivisti economici ed anche  funzionari della Camera di commercio italo-iraniana a tenere il prossimo incontro di attivisti economici iraniano-italiani a Teheran all’inizio del 2020, ospitato da uomini d’affari iraniani e dal consiglio d’amministrazione della Camera di Commercio Irano-Italiana.

A seguito dell’incontro, Dr. Bayat, l’Ambasciatore d’Iran a Roma, riferendosi al passato storico ed i forti legami tra l’Iran e l’Italia e il sostegno dei funzionari commerciali tra i due paesi, ha sottolineato la necessità di aumentare l’attività del settore privato in questi paesi e la piena disponibilità dell’ambasciata iraniana a Roma a fornire assistenza e supporto completi agli uomini d’affari iraniani e italiani.

Bayat ha dichiarato: dopo la firma dell’accordo JCPOA, che è stato molto ben accolto dalle società italiane, il volume dell’interscambio tra l’Iran e l’Italia ha raggiunto una cifra significativa, tanto che negli anni 2017, 2018, l’Italia è stata il primo partner commerciale dell’Iran.

“Dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti da JCPOA e l’imposizione di pressioni, sfortunatamente, il volume degli scambi tra l’Iran e l’Italia è diminuito in una certa misura”.

 

Tuttavia, il commercio non si è fermato completamente e stiamo ancora assistendo al continuo interesse di una parte della comunità imprenditoriale italiana a cooperare con le loro controparti iraniane a causa dei vantaggi del mercato iraniano.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

Alla fine ambasciatore d’Iran in Italia, ha sottolineando la necessità di diversificare il commercio dei beni e servizi che possono essere scambiati tra i due paesi, e ha dichiarato: “L’Unione Europea ha cercato di creare modi di scambio commerciale attraverso Instex, e speriamo  che sarà implementato presto nonstante il risultato finale non sia stato ancora raggiunto.

Inoltre, i paesi dovrebbero cercare autonomamente di creare altre soluzioni che anche l’ambasciata iraniana a Roma ha preso provvedimenti simili.

Dr. Bayat ha inoltre sottolineato l’importanza del ruolo degli uomini d’affari nel settore privato in Iran e in Italia nell’adottare strategie innovative e affidabili al fine di rimuovere gli ostacoli e migliorare il livello delle relazioni commerciali tra i due paesi nella situazione attuale.

Inoltre, il Dr. Solat, Console Generale dell’Iran a Milano, che ha partecipato al seminario, ha descritto l’incontro come un’opportunità per gli uomini d’affari dei due paesi. ha espresso la speranza che i colloqui commerciali bilaterali tra le società avranno successo e creino accordi e vantaggi reciproci per loro.

Successivamente, Dr, Dagata, il Segretario Generale della Camera Italo-Iraniana a Roma, ha anche sottolineato che le relazioni bilaterali tra Iran e Italia e’ basata su una realta’ che riguarderebbe una civilta’ millenarian che connette i nostril paesi, lui ha detto che e’ necessario che questi due paesi mantengano e sviluppino relazioni commerciali tra loro e siano in grado di mantenere le loro relazioni nonostante le severe sanzioni imposte e devono continuare le loro attività economiche in modo che possiamo vedere più prosperità di queste relazioni dopo la revoca delle sanzioni.

 

Dopo i discorsi, l’introduzione delle compagnie Iraniane e  quelle italiane era all’ordine da parte della Segretaria Generale della Camera di Commercio Irano-Italiana.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

A ciò sono seguiti i negoziati da B a B coordinati dalla Camera di commercio Irano –Italiana e Camera di commercio Italo-Iraniana e 25 società iraniane hanno negoziato con più di 40 società delle loro controparti italiane.

Il seminario, iniziato alle 09:00 del mattino, si è concluso alle 14:00 con la fine degli incontri da B a B tra la parte iraniana e quella italiana. In questo seminario, anche i funzionari delle due camere comuni hanno discusso e scambiato opinioni su questioni tra i due paesi.

UNA STAGIONE MANCATA: IMPATTO DEL COVID-19 SUL TURISMO

UNA STAGIONE MANCATA: IMPATTO DEL COVID-19 SUL TURISMO

Una delegazione composta da produttori, uomini d’affari e attivisti economici è stata inviata a Milano per tenere un incontro d’affari con le sue controparti italiane dalla Camera Iran-Italia, guidata da Cavaliere Ahmad Pourfallah, il presidente della camera di commercio Irano Italiana, dal 26th  al 29th  Nov. 2019.

La camera di commercio Irano Italiana, ha inviato una grande delegazione economica composta dai direttori di aziende legate ai settori tessile, cuoio, pasta, cibo, prodotti petrolchimici, miniere, caffè, produttori di bicchieri, edifici ed elettricità, sotto la supervisione di Cavaliere Ahmad Pourfallah con la presenza di alcuni capi di camere provinciali e alcuni dirigenti di aziende di spicco e rispettabili, per incontrarsi con i suoi omologhi dal 26 al 29 novembre 2019.

Giovedì 28th Nov., un seminario congiunto  e’ tenuto con la presenza dell’Ambasciatore e del Console Generale dell’Iran in Italia, del Presidente e del Segretario Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, del Segretario Generale della Camera di commercio Italo-Iraniana a Roma, importanti attivisti economici iraniani e italiani, avvocati e consulenti finanziari.

L’incontro è stato iniziato con un discorso della sig.ra Shahabi, la Segretaria Generale della Camera di commercio Irano-Italiana, e una spiegazione dello scopo della presenza della delegazione in Italia e dell’introduzione dei relatori.

Nel seguente, Cavaliere Ahmad Pourfallah, ha espresso il suo soddisfazione per la presenza di uomini d’affari italiani e ringraziando i fornitori di questa opportunità, ha dichiarato:

La Camera di commercio Irano-Italiana è la più antica e grande camera comune con un omologo in paese europeo che  attualmente possiede oltre 5.000 dei membri registrati e durante questi anni di lavoro,  con l’aiuto della Camera di commercio italo-iraniana a Roma, nel corso degli anni,   siamo riusciti ad aumentare il livello degli interscambi tra i due paesi e risolvere i problem economici degli attivisti

 

Cavaliere Ahmad Pourfallah ha affermato che gli alti record ottenuti, specialmente negli anni delle sanzioni, mostrano l’interesse degli attivisti economici nel mantenere e espandere l’interscambio economico tra l’Iran e l’Italia e ha aggiunto: Non c’è dubbio che le sanzioni hanno influenzato il corso dell’attività economica e ha ridotto il record degli anni non così lontani in cui l’Italia è stata il nostro primo partner commerciale in Europa.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

Tuttavia, siamo fiduciosi che queste restrizioni saranno revocate in futuro e che il volume delle attività industriali dei due paesi e i precedenti record saranno rinnovati.

Cavaliere Ahmad Pourfallah ha dichiarato “Noi siamo qui per mantenere in vita i nostri compromessi fino a quando la situazione non tornerà alla normalità.

Crediamo fortemente che la Camera di commercio Iran-Italia, con il sostegno e la cooperazione della Camera di commercio italo-iraniana e della Camera di commercio d’Iran farà il suo meglio per ridurre al minimo i problemi degli attivisti economici tra I due paesi per poter attraversare questi momenti difficili.

Alla fine del suo discorso, Cavaliere Pourfallah ha invitato tutti gli uomini d’affari, attivisti economici ed anche  funzionari della Camera di commercio italo-iraniana a tenere il prossimo incontro di attivisti economici iraniano-italiani a Teheran all’inizio del 2020, ospitato da uomini d’affari iraniani e dal consiglio d’amministrazione della Camera di Commercio Irano-Italiana.

A seguito dell’incontro, Dr. Bayat, l’Ambasciatore d’Iran a Roma, riferendosi al passato storico ed i forti legami tra l’Iran e l’Italia e il sostegno dei funzionari commerciali tra i due paesi, ha sottolineato la necessità di aumentare l’attività del settore privato in questi paesi e la piena disponibilità dell’ambasciata iraniana a Roma a fornire assistenza e supporto completi agli uomini d’affari iraniani e italiani.

Bayat ha dichiarato: dopo la firma dell’accordo JCPOA, che è stato molto ben accolto dalle società italiane, il volume dell’interscambio tra l’Iran e l’Italia ha raggiunto una cifra significativa, tanto che negli anni 2017, 2018, l’Italia è stata il primo partner commerciale dell’Iran.

“Dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti da JCPOA e l’imposizione di pressioni, sfortunatamente, il volume degli scambi tra l’Iran e l’Italia è diminuito in una certa misura”.

 

Tuttavia, il commercio non si è fermato completamente e stiamo ancora assistendo al continuo interesse di una parte della comunità imprenditoriale italiana a cooperare con le loro controparti iraniane a causa dei vantaggi del mercato iraniano.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

Alla fine ambasciatore d’Iran in Italia, ha sottolineando la necessità di diversificare il commercio dei beni e servizi che possono essere scambiati tra i due paesi, e ha dichiarato: “L’Unione Europea ha cercato di creare modi di scambio commerciale attraverso Instex, e speriamo  che sarà implementato presto nonstante il risultato finale non sia stato ancora raggiunto.

Inoltre, i paesi dovrebbero cercare autonomamente di creare altre soluzioni che anche l’ambasciata iraniana a Roma ha preso provvedimenti simili.

Dr. Bayat ha inoltre sottolineato l’importanza del ruolo degli uomini d’affari nel settore privato in Iran e in Italia nell’adottare strategie innovative e affidabili al fine di rimuovere gli ostacoli e migliorare il livello delle relazioni commerciali tra i due paesi nella situazione attuale.

Inoltre, il Dr. Solat, Console Generale dell’Iran a Milano, che ha partecipato al seminario, ha descritto l’incontro come un’opportunità per gli uomini d’affari dei due paesi. ha espresso la speranza che i colloqui commerciali bilaterali tra le società avranno successo e creino accordi e vantaggi reciproci per loro.

Successivamente, Dr, Dagata, il Segretario Generale della Camera Italo-Iraniana a Roma, ha anche sottolineato che le relazioni bilaterali tra Iran e Italia e’ basata su una realta’ che riguarderebbe una civilta’ millenarian che connette i nostril paesi, lui ha detto che e’ necessario che questi due paesi mantengano e sviluppino relazioni commerciali tra loro e siano in grado di mantenere le loro relazioni nonostante le severe sanzioni imposte e devono continuare le loro attività economiche in modo che possiamo vedere più prosperità di queste relazioni dopo la revoca delle sanzioni.

 

Dopo i discorsi, l’introduzione delle compagnie Iraniane e  quelle italiane era all’ordine da parte della Segretaria Generale della Camera di Commercio Irano-Italiana.

La Presenza della delegazione economica della camera di commercio Irano- Italiana a Milano

A ciò sono seguiti i negoziati da B a B coordinati dalla Camera di commercio Irano –Italiana e Camera di commercio Italo-Iraniana e 25 società iraniane hanno negoziato con più di 40 società delle loro controparti italiane.

Il seminario, iniziato alle 09:00 del mattino, si è concluso alle 14:00 con la fine degli incontri da B a B tra la parte iraniana e quella italiana. In questo seminario, anche i funzionari delle due camere comuni hanno discusso e scambiato opinioni su questioni tra i due paesi.

L'impatto del coronavirus sull'agricoltura, cosa sta facendo l'Ue

L’impatto del coronavirus sull’agricoltura, cosa sta facendo l’Ue

“Dagli anticipi sui pagamenti diretti alle "corsi verdi" per i trasporti transnazionali: ecco tutte le misure di Bruxelles per garantire l'approvvigionamento alimentare”

In seguito allo scoppio del coronavirus, la Commissione europea è intervenuta a sostegno del settore agroalimentare. L’obiettivo è sostenere gli agricoltori a mantenere il funzionamento della catena di approvvigionamento alimentare. Per evitare interruzioni nell’approvvigionamento, sono state istituite “corsie verdi” per i trasporti tra i Paesi Ue.  Inoltre, sono state varate linee guida per consentire l’arrivo di lavoratori stagionali qualificati da altri Paesi Ue nelle aziende a corto di manodopera.

Per sostenere il reddito degli agricoltori, la Commissione ha aumentato la flessibilità nell’uso degli strumenti finanziari della Pac. Tra questi, ci sono prestiti fino a 200mila euro a condizioni favorevoli, come tassi di interesse molto bassi o piani di pagamento favorevoli, maggiori anticipi sui pagamenti diretti (dal 50% al 70%) e su alcuni pagamenti per lo sviluppo rurale (dal 75% all’85%); aiuti di Stato più elevati per gli agricoltori (fino a 120mila euro) e le aziende di trasformazione alimentare (fino a 800mila). Sul fronte burocratico, la Commissione ha prorogato le scadenze per le domande di pagamento della Pac dal 15 maggio al 15 giugno 2020.

Inoltre, ha invitato i Paesi Ue a utilizzare i fondi Pac ancora disponibili per finanziare azioni pertinenti per far fronte alla crisi. Oltre a misure di carattere generale, la Commissione ha varato già degli interventi specifici per i diversi settoriali. Tra questi, ci sono aiuti all’ammasso privato per i prodotti lattiero-caseari e quelli a base di carne. Per settori come olio e ortofrutta, è stata introdotta una maggiore flessibilità nell’attuazione dei programmi di sostegno al mercato. Per i settori del latte, dei fiori e delle patate, la Commissione ha autorizzato la deroga ad alcune norme in materia di concorrenza.

COVID-19: l’impatto sull’economia globale secondo le previsioni di Euromonitor

COVID-19: l’impatto sull’economia globale secondo le previsioni di Euromonitor

L’emergenza sanitaria legata al COVID-19 ha raggiunto dimensioni globali con importanti ripercussioni sulle prospettive economiche dei vari Paesi.

Il Centro Studi FederSalus ha condotto una survey nella settimana dal 27 marzo al 3 aprile per fotografare l’impatto dell’emergenza sanitaria sulla filiera industriale degli integratori alimentari e il sentiment degli operatori italiani (aziende a marchio, materie prime e produzione in conto terzi). La fotografia scattata restituisce un quadro di generale preoccupazione da parte delle aziende del settore.

Dal punto di vista industriale sono emerse problematiche specifiche tra cui i ritardi nella produzione e nella consegna dei prodotti per oltre 3 aziende su 4, ma anche rallentamenti nella domanda/fatturato che interessano quasi il 60% del totale. Il 59% delle aziende ha inoltre dichiarato un impatto negativo sul fatturato, dato che diventa il 62% se si considerano le aziende a marchio di piccole o piccolissime dimensioni.

Il mercato italiano degli integratori alimentari ha reagito con incrementi non trascurabili nel mese di marzo riportando incrementi del +3,2% in termini di unità e del +5,3% a valore  rispetto allo stesso mese del 2019[1],  intercettando l’esigenza dei consumatori di mantenere il proprio stato di benessere in particolar modo in questa fase. Nelle ultime settimana si assiste, tuttavia, a una tendenza dei consumi a normalizzarsi, difficile fare delle previsioni per i mesi futuri.

In un recente articolo, l’istituto di ricerca Euromonitor ha fornito un’analisi sugli impatti dell’emergenza mediante una previsione circa l’andamento del PIL a livello globale.

All’inizio di aprile, è stato stimato che l’andamento del PIL globale in termini reali nel 2020 potrebbe oscillare in un intervallo compreso tra -1,5% e 0% (a gennaio l’intervallo  era stato stimato tra 2,6% e 3,4%).

La maggiore contrazione del PIL riguarderà l’Eurozona (-4,4% nel 2020) e in particolare l’Italia, con un calo del 7% del PIL reale, a seguire gli Stati Uniti  con una contrazione del 3%, mentre le stime di crescita del PIL della Cina vengono tagliate al +1%.

Questi numeri descrivono lo scenario di base come definito da Euromonitor (Fig. 1 – Global Real GDP Growth: 2006-2022, Euromonitor baseline) in cui la contrazione dell’attività economica risulterebbe all’incirca paragonabile a quella che si è avuta durante la crisi finanziaria globale del 2008-2009.

In questa primo scenario si assume che le misure di distanziamento sociale producano effetti positivi sulla curva dei tassi di infezione da Covid-19 nell’arco di 1-2 trimestri, con tassi di infezione sotto il 10% e tassi di mortalità che sono in media inferiori all’1%.

Lo scenario di base presuppone che le misure fiscali e creditizie messe in atto dai governi siano sufficienti a evitare consistenti chiusure di imprese e una caduta del reddito disponibile delle famiglie.

In questo scenario l’economia potrebbe ripartire in modo abbastanza celere una volta che le misure di lockdown saranno allentate, con una crescita del Pil tra il 3,7% e il 5,7% nel 2021.

L’emergenza sanitaria ha colpito molti settori dell’economia, con la chiusura di diverse attività e importanti ripercussioni sulle imprese, sull’occupazione e sui redditi delle famiglie che rischiano di tradursi in una crisi finanziaria a lungo termine.

Resta anche un elevato il livello di incertezza, legato all’impossibilità di determinare effettivamente la diffusione del COVID-19, i tassi di mortalità, la durata delle misure di sicurezza e gli impatti delle misure creditizie e fiscali sull’economia, per cui sono state formulate altre ipotesi di scenario, con diverse probabilità.

Le ipotesi vanno da una situazione di profonda recessione a scenari di crisi economica (più moderata e più profonda):

nello scenario di recessione il PIL globale potrebbe contrarsi dall’1,5% al 3,5%

nello scenario di crisi economica più moderata il PIL globale potrebbe contrarsi dal 3,5% al 5,5%

 

nello scenario di crisi economica più profonda il PIL globale potrebbe contrarsi dal 5,5% al 9%.

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Fig. 1 – Global Real GDP Growth: 2006-2022.

Fonte: Euromonitor International Macro Model, National Statistics.

Il mondo crescerà meno nel 2020

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Organization for Economic Cooperation and Development, OECD), la quale ha già ridotto dal 2,9% al 2,4% la previsione relativa alla crescita economica globale, ora parla di una crisi simile o addirittura peggiore di quella del 2008. Il Fondo Monetario Internazionale (International Monetary Fund, IMF) non ha ancora annunciato le sue nuove stime, ma ha già reso chiaro che non rispecchieranno il precedente 3,3%.

Le previsioni più pessimistiche indicano la possibilità di una profonda recessione. Per questa ragione il governo degli Stati Uniti sta già negoziando un pacchetto di aiuti da 1,8 trilioni di dollari: qualcosa di simile a un nuovo Piano Marshall per risollevare l’economia mondiale da una crisi che è già reputata dagli esperti simile agli avvenimenti successivi alla seconda guerra mondiale.

Nel caso le previsioni più pessimistiche vengano confermate e il PIL del 2020 risulti negativo, questo farà segnare il terzo anno consecutivo con una crescita negativa. Un segnale d’avvertimento per l’economia mondiale dei prossimi anni, un aspetto che si spinge molto oltre la pandemia.

Impatto sul commercio

Durante le scorse settimane, abbiamo assistito alla diffusione del nuovo coronavirus e abbiamo visto i governi intraprendere misure per contenere il crescente numero di casi. Le persone hanno iniziato a uscire meno di casa, volontariamente o meno, e questo ha portato conseguenze immediate per B&M.

Negli Stati Uniti, secondo i dati monitorati a partire dal 16 marzo, è stata registrata una diminuzione del 9%, prima che la California e New York decretassero la quarantena obbligatoria. A causa dell’isolamento forzato la tendenza ribassista diverrà ancora più pronunciata nel corso delle prossime settimane.

Questo scenario ha fatto sì che le persone utilizzassero maggiormente i servizi e-commerce per acquistare i prodotti essenziali. Secondo uno studio rilasciato da Google il 17 marzo, Cina, Italia e Spagna, nazioni che in questo momento sono in totale quarantena, hanno fatto registrare un grande aumento delle ricerche relazionate a prodotti per l’igiene personale e la pulizia, medicine e prodotti di prima necessità. In contrapposizione, i prodotti considerati superflui come mobili, vestiario e oggetti di lusso hanno visto un rapido declino.

In nazioni dove le misure non sono state da subito così restrittive, come Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti (il report è stato redatto prima della chiusura dei confini con Canada e Messico e la quarantena negli Stati di New York e California) sono state osservate le stesse tendenze, anche se meno accentuate.

In linea con lo studio eseguito da Google, i dati di febbraio compilati da Nielsen mostrano come gli americani abbiano cercato maggiormente prodotti per la cura personale, mascherine protettive e termometri.

I dati iniziali inerenti ai servizi e-commerce sono molto significativi. Quantum Metric, società che monitora i dati commerciali relativi al mercato americano, ha eseguito un sondaggio tra il 1 gennaio e il 29 febbraio, identificando un aumento medio settimanale delle vendite e-commerce pari al 52%. Anche il tasso di conversione ha fatto registrare un rialzo significativo con una crescita dell’8,8%. Tutto questo mostra la grande influenza del nuovo coronavirus sui dati attuali rispetto a quelli dei primi due mesi del 2019.

 

Crisi delle forniture globali

Il mantenimento della fornitura di beni e una delle principali problematiche imposte alle attività commerciali dalla pandemia del Covid-19. Con l’imposizione di quarantene obbligatorie le fabbriche hanno dovuto chiudere e la loro produzione è stata sospesa. La Cina, dov’è apparso il nuovo coronavirus, ha vissuto per quasi due mesi secondo questa norma e solamente ora sta iniziando a riprendere le attività.

All’interno di un’economia globalizzata, questa interruzione influisce sulla catena d’approvvigionamento, creando problemi nella fornitura di varie categorie di prodotti in tutto il mondo. Nella parte settentrionale dell’emisfero, i marchi di prodotti di moda e di vestiario stanno già affrontando problemi con le loro collezioni primavera-estate. I rivenditori britannici come Marks & Spencer, i quali dipendono dalle linee di produzione cinesi, hanno già stimato ritardi che vanno da 4 settimane a 3 mesi nella consegna delle nuove collezioni.

Le compagnie appartenenti al settore tecnologico hanno già fatto registrare una riduzione della produzione di gadget: Foxconn, il principale partner manifatturiero di Apple, ha interrotto la maggior parte della sua produzione nel corso degli ultimi due mesi. Si stima che questo porterà alla riduzione di circa il 10% nella consegna di dispositivi iPhone nel primo trimestre dell’anno.

Ovviamente, le aziende che operano a livello globale dispongono di piani d’emergenza. Però durante una pandemia, quando nessun luogo è esente dal virus, il trasferimento della produzione in altri centri industriali non è un’alternativa fattibile.

 

Prospettiva sul medio e lungo termine

Scienziati provenienti da differenti nazioni sono impegnati nelle ricerche sul virus, cercando trattamenti più efficaci e lavorando per sviluppare un vaccino. Questo permetterà alle persone di proteggersi contro il Covid-19 e di avere più possibilità di ristabilirsi nel caso contraggano la malattia.

La Cina sta già mostrando segni di recupero. Il numero di persone infettate sembra essersi stabilizzato e le morti sono diminuite. Le persone possono già uscire per strada e l’attività economica sta riprendendo gradualmente. Dato che la Cina è il principale fornitore di beni industriali a livello mondiale, questa notizia è incoraggiante, ma si tratta solo dell’inizio.

Il mondo sta ancora facendo registrare un numero crescente di contagiati e morti. Europa, Stati Uniti e America Latina hanno ancora da affrontare alcune settimane di quarantena e una possibile recessione diventa sempre più possibile. Però, se le persone, le aziende e i governi faranno la loro parte, superare questa crisi sarà solo questione di tempo.

 

 

[1] Fonte dati: IQVIA Solutions Italy – marzo 2020

tex.com/it/blog/strategia/impatto-del-covid-19-sulleconomia-globale

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